Generatori di speranzaIl Parlamento non può indietreggiare sul sostegno militare ed energetico all’Ucraina

Gli attacchi russi alle città e alle infrastrutture civili impongono una risposta in linea con quella di Bruxelles: finanziare gli armamenti ai militari e gli aiuti alla popolazione

LaPresse

La guerra in Ucraina sta entrando in una nuova fase. Grazie alla loro determinazione e al sostegno internazionale, i cittadini ucraini stanno passo passo tenendo testa agli invasori russi costringendoli ad arretrare.

L’esito, già visto in tante altre occasioni, è quindi un attacco diffuso da parte della Russia verso le infrastrutture civili e le città.

Si tratta, come definito con chiarezza anche dal Parlamento Europeo, di iniziative di stampo terroristico ed è compito della comunità internazionale e del nostro Paese sostenere i cittadini ucraini anche in questo frangente.

Pochi giorni fa la Presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola e la rete di città Eurocities guidata da Dario Nardella hanno lanciato la campagna “generatori di speranza”. È un’iniziativa lodevole di raccolta fondi per acquisire generatori di energia che consentano a ospedali e strutture civili di reggere il gelido inverno. Siamo però tutti ben consapevoli che non si può lasciare questa iniziativa a sforzi volontari.

Credo quindi sia fondamentale che il Parlamento prosegua la sua attività a sostegno dell’Ucraina contro gli invasori, dotando e finanziando gli armamenti necessari (essenziali per difendersi ed anche nella prospettiva di futuri accordi di pace) e che contestualmente debba intervenire con contributi a supporto della popolazione civile, per generatori e ogni altra necessità indicata dal governo ucraino.

È l’unico modo per consentire ai suoi cittadini di rimanere nel Paese, in condizioni dignitose senza essere costretti a una nuova ondata migratoria.

La resistenza verso gli invasori passa sia dall’esercito sia dal sostegno alla popolazione civile: credo che il Parlamento debba sostenere entrambe le azioni nella maniera più coesa possibile.

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