Pochi semplici ingredienti per un successo mondiale che gli utenti italiani hanno cercato online mediamente 2.240.000 volte ogni mese, fissando la pizza al primo posto, per distacco, tra le 5.047 specialità alimentari tradizionali italiane censite recentemente da Coldiretti.
Non nuova l’ampia offerta della cucina italiana, forte di una tradizione enogastronomica con pochi concorrenti, caratterizzata da tante, tantissime specialità anche e soprattutto con diffusione regionale, quelle che spesso sono protagoniste nel corso delle festività natalizie, quando il concetto di famiglia va spesso a braccetto con tradizione. Il primato assoluto spetta a pani, paste e dolci, con 1.521 varietà presenti nel Bel Paese.
Partendo da questa ricerca, Abruzzo Arrosticini ha elaborato una propria analisi in cui viene evidenziato come, anche durante il periodo natalizio, sia la specialità napoletana e risultare il piatto più cercato sul web tra i prodotti tipici italiani.
Al secondo posto, due ricette laziali, anch’esse ampiamente famose fuori dai confini regionali e nazionali, seppur spesso soggette a variazioni di dubbio gusto: la carbonara è stata cercata oltre 200mila volte, meno di un decimo rispetto al primo posto, l’amatriciana 90.500.
Il dominio dei “primi piatti” in questa speciale classifica è completato da pizzoccheri e pasta alla Norma, ricette preferite della tradizione di Lombardia e Sicilia, entrambe assestatesi a quota 74mila ricerche. È invece il laziale maritozzo il primo dolce, sesto con oltre 60mila “click” al pari di vitello tonnato, dal Piemonte, e della farinata di ceci, nata in Liguria ma diffusa, con diversi nomi, anche in Sardegna (la sassarese fainè) e in Toscana (la labronica cecina).
A completare la top twenty tante specialità, alcune con connotazione fortemente regionale, altre ormai “italianizzate” in tutto e per tutto. Dagli abruzzesissimi arrosticini al natalizio panettone, nato a Milano ma ormai comune su ogni tavola italiana. Dalla calabrese nduja alla polenta, che accompagna preparazioni a base di carne (e non solo) in almeno metà delle regioni italiane. E poi la gricia, ancora dalla Campania il bis casatiello e pastiera, dall’Emilia quello tigelle-gnocco fritto, dalla Toscana lampredotto e panzanella; infine i canederli a rappresentare il Trentino-Alto Adige, tutti a circa 50mila ricerche.
Tra le regioni non ancora citate, il caciocavallo podolico e i peperoni cruschi (6600 ricerche) sono i prodotti preferiti della Basilicata, il frico (22200) è orgoglioso portabandiera del Friuli Venezia Giulia, il ciauscolo (18100) a popolare i taglieri delle Marche, i cavatelli (22200; magari con il ragù di ventricina) in testa nel Molise, il panzerotto (27100) è il preferito tra i pugliesi, culurgiones (33100) e fregola si dividono la leadership in Sardegna, la torta al testo (quasi 10mila click; meglio se erba e salsiccia) primeggia in Umbria, la polenta concia (18100) in Valle d’Aosta e il fegato alla veneziana (33100), ovviamente, in Veneto.
Ce n’è, insomma, per tutti i gusti, a dimostrazione della vastità culinaria che il nostro Paese sa offrire da Nord a Sud, isole comprese.