La lotta al CovidLa situazione in Cina è preoccupante, ma i vaccini europei fermano le varianti più contagiose

In una intervista a Repubblica il direttore scientifico dell’Humanitas a Milano Alberto Mantovani spiega che «i vaccini cinesi non hanno la stessa capacità di indurre gli anticorpi di quelli basati sull’Rna messaggero», ma bisogna fare la quarta dose

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I vaccini anti covid europei sono più efficaci di quelli cinesi e per ora riescono a fermare facilmente le varianti più contagiose che girano in questi mesi. Per questo motivo non dobbiamo cadere in allarmismi ma dobbiamo tenere sotto controllo la situazione in Cina. La pensa così Alberto Mantovani, direttore scientifico dell’Istituto Humanitas di Rozzano, che in una intervista a Repubblica spiega i risultati del suo centro di ricerca che ha analizzato sette vaccini in quattro Paesi diversi. «Quelli cinesi testati nello studio non hanno la stessa capacità di indurre gli anticorpi di quelli basati sull’Rna messaggero».

Per ora gli europei sono al sicuro ma non bisogna sottovalutare l’evoluzione delle varianti omicron in Cina, visto che i dati di mortalità diffusi da Pechino non sono credibili e coerenti con le stime epidemiologiche indipendenti. «Nessuno di noi è in grado di dire se ne nasceranno di più aggressive. Dobbiamo preoccuparci per ciò che circola in Cina ma vorrei sottolineare che lo stesso discorso vale per l’Africa, di cui ora non si parla».

Ma soprattutto non bisogna accontentarsi di un tasso così basso di vaccinazione per la quarta dose: «Solo il 30 per cento dei fragili ha fatto il secondo booster con il bivalente, e per il 70 per cento dei settantenni e l’81 per cento dei sessantenni senza la somministrazione. Bisogna insistere sulla necessità di fare il vaccino, non dà solo una certa protezione dall’infezione ma riduce anche la trasmissione. È come avere un nuovo strumento, gli anticorpi vedono varianti che non sono nel vaccino».

Per Mantovani la soluzione è «continuare a “marcare stretto”, l’evoluzione del virus dal punto di vista virologico e immunologico», anche facendo i controlli negli aeroporti su chi arriva dalla Cina. Ma non bisogna fare allarmismi, anche perché finora stiamo avendo a che fare con tante varianti diverse di Omicron che i vaccini sanno come contrastare.

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