Nelle canzoni che hanno allietato gli spazi dell’Ariston si è parlato spesso di cibo. Ma per Sanremo 2023 sembra che i cantautori abbiano preferito concentrarsi sul beverage, affidando gli alimenti solidi al ricordo della «torre di piatti che aspetta in cucina» cantata da Ariete in Mare di guai.
Drinklist sanremese
Note enologiche per gli Articolo 31, che in “Un bel viaggio” cantano: «Un uomo è come il vino/Il tempo lo impreziosisce,/Invece quello cattivo/Invecchiando si inacidisce». Per Elodie le cose sono “Due” ma, nonostante tutto, dichiara all’amato di turno: «Sei il vino che mi ubriaca». In “Duemilaminuti”, Mara Sattei racconta di problemi sotterrati sotto «fiumi d’alcool». Ma per fortuna Marco Mengoni ha pronto il rimedio per l’hangover: un bel «caffè col limone».
Anche i Modà collaborano alla drinklist di parole, proponendo «un bicchiere con dentro un ricordo» in cui mettere «un bacio e veleno con ghiaccio…» nella loro “Lasciami”. Shari si fustiga, cantando: «Mi sentirei un po’ meno egoista/Mentre stappo sta birra che sa di tè». Infine, nella sua “Tango”, Tananai chiede: «Tu, fammi tornare alla notte che ti ho conosciuta/Così non ti offro da bere e non ti ho conosciuta».
Sanremology d’autore
L’accostamento cocktail musica italiana è sempre stato presente nei testi delle canzoni dei più importanti artisti rappresentando una modalità di narrare storie di vita, d’amore e di divertimento. Da Enzo Jannacci e Giorgio Gaber, che nella loro “Birra” chiedevano alla barista «Uno shot freddo, con o senza schiuma», al «Whisky soda e Rock ’n’ Roll» di Renato Carosone, passando per lo storico “Champagne” di Peppino di Capri per «Brindare ad un incontro», fino all’improbabile accoppiata “Tequila e Guaranà”, hit estiva a firma di Elodie.
E c’è chi ha davvero voluto raccontare il Festival della canzone italiana con la mixology, che per l’occasione diventa Sanremology. Mavolo Beverages ha coinvolto un pool di esperti bartender – tra cui Bruno Vanzan e Riccardo Campagna – che hanno pensato a dieci cocktail dedicati alle canzoni simbolo della kermesse canora. Per celebrare l’ultima canzone vincitrice di Sanremo, “Brividi” di Mahmood & Blanco, Vanzan ha creato Spicy Thrill: una rivisitazione piccante del Tommy’s Margarita, con tequila Don Ramón infusa nel peperoncino, succo di lime e sciroppo d’agave. Il mitologico Angelo Azzurro è stato scelto per celebrare Francesco Renga, che trionfò al Festival del 2005 con la sua “Angelo”. Tornando ancora più indietro nel tempo, l’Old Fashioned viene dedicato all’immortale “Non ho l’età” di Gigliola Cinquetti (1964), mentre il Blue Lagoon non può che essere associato all’iconica “Volare (Nel blu di pinto di blu)” di Domenico Modugno del 1958.
Il Red Sunset è il cocktail analcolico scelto in abbinamento alla canzone “Luce” di Elisa, vincitrice del Festival nel 2001. Il Monkey Gland è dedicato a “Occidentali’s Karma” di Francesco Gabbani e alla sua «Scimmia nuda», portata sul palco dell’Ariston nel 2017. L’aroma dolce e il profumo delicato del Rose Cocktail non potevano non essere associati alla canzone di Simone Cristicchi “Ti regalerò una rosa” (2007), mentre a coloro che vogliono stare solo per un momento “Zitti e buoni” viene consigliato il drink A Moment of Silence, dove il whisky presente nella composizione potrà regalare un breve istante di degustazione in pace con il mondo, prima di tornare a scatenarsi con le hit sanremesi. Chiudono la drinklist il Moneymaker, che con il verde alla base della sua miscelazione rievoca la celebre “Soldi” di Mahmood del 2019, e l’Hellfire, cocktail in grado di far tornare alla mente “Non è l’inferno”, grazie alla quale Emma vinse nel 2012.