Luogo dei desideri Rotterdam è cambiata ed è la città più magnetica dei Paesi Bassi

Tutti gli olandesi (ma non solo) si vogliono trasferire in quello che è diventato un centro urbano moderno, in piena transizione, capace di sposare appieno gli imperativi della nostra epoca. Vanta showroom, negozi di seconda mano, musei riconvertiti, grattacieli e mulini a vento (e l’Art Week dall’8 al 12 febbraio)

Ph. Arturo Di Casola

L’odierna Rotterdam è una città in transizione. Dalla città dura e portuale di un tempo, alla Rotterdam quintessenza dell’architettura contemporanea e alla città “generalista” di oggi. Capace di attrarre qualsiasi tipo di visitatore, ma senza divenire – e forse mai lo diverrà – meta di turismo di massa. Anni fa il clima era diverso e la città era in cima a tutte le classifiche negative, ma ora viene scelta per trasferirvisi da ogni parte dei Paesi Bassi.

Anche perché a Rotterdam c’è ancora tanto spazio e praticamente in centro – non come accade ad Amsterdam -, immobili a prezzi abbordabili e dall’architettura di pregio, come in Nieuwe Binnenweg. Luogo scelto anche dalla stilista Joline Jolink, da sempre impegnata nella moda sostenibile, per il suo show room. Spazi vuoti, che attirano artisti, designer, creativi; idee che nascono, attività nei vari campi che prendono piede e grazie alle quali Rotterdam diventa, secondo alcuni, la vera città internazionale del Paese.

Liubov Popova, The Magnanimous Cuckold 1922-1979, Ph. Olga Chernysheva (Courtesy of Het Nieuwe Instituut)

Anche quando la si conosce, Rotterdam non manca di stupire. L’asse principale che taglia il centro, Coolsingel, è sempre un rompicapo architettonico che collega le due città verticali, Weena da un lato e Kop van Zuid dall’altro, attraversando strade ed edifici di tutti gli stili e di tutte le epoche. Così come Lijnbaan appare, dalle parti di Van Oldenbarneveldstraat, un curioso mix di shopping e abitazioni.

Appena alle spalle di questa che è un’affollata area di boutique, o sopra di esse, si allineano casette a schiera a un piano, dalle cui finestre si scorgono paralumi in tessuto plissettati. E Witte de Withstraat, avanguardia creativa del quartiere dei musei e arteria della Rotterdam orizzontale contrapposta a quella verticale, è un concentrato di arte, food e shopping creativo, bar e lunch restaurant colorati e un ostello al posto di un ex bordello.

Witte de Withstraat che diventa, superato il canale Westersingel, Museumpark. La cittadella dell’arte in cui, chiuso il museo Boijmans Van Beuningen fino al 2026, si può visitare nel frattempo Depot, l’avveniristico deposito del museo che funge da museo esso stesso. Dietro di esso, oltre Museumpark, c’è la Kunsthal, e di fronte Het Nieuwe Instituut, dove, dal 26 Marzo, la mostra Workwear racconterà la storia e l’impatto che l’abbigliamento in origine ideato per il lavoro e per la classe operaia, ha avuto sulla moda di tutti i giorni e che ha ispirato tanti stilisti.

courtesy of The Swapshop

L’essenza di Rotterdam di laboratorio architettonico, ha funzionato da stimolo per il recupero e la trasformazione di tante zone portuali. Ne è simbolo l’area compresa tra Marconiplein e i moli che si allungano nella Mosa. Lo studio del famoso artista Daan Roosegaarde, che unisce nei suoi progetti arte e tecnologia, ha sede qui. E la zona compresa tra Keileweg – dove lavorano gli artisti di Atelier Van Lieshout – e Keilestraat è una di quelle in cui nasce l’arte contemporanea a Rotterdam.

Il più importante evento, per questa, è Rotterdam Art Week, quest’anno dall’8 al 12 febbraio. Tra i tanti suoi appuntamenti in zona, i trenta artisti di Kunst en Complex, attivi in varie discipline, aprono i propri atelier all’indirizzo di Keileweg 26, in una vecchia fabbrica. E Keilewerf 1 e Keilewerf 2 radunano, in più di seimila metri quadrati, artisti, artigiani di mobili e designer. Si svolge qui anche uno degli appuntamenti fissi dell’Art Week, OBJECT, che all’arte unisce il design, nello storico edificio Haka, uno degli esempi più belli dell’architettura funzionalista di Rotterdam e monumento nazionale.

Il più bello e celebrato tra gli edifici ex industriali di Rotterdam è però la Van Nelle Fabriek, costruita a cavallo degli anni Venti e Trenta del secolo scorso, il cui progetto affascinò Le Corbusier e che, nel 2014, è entrata a far parte del Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco. La Van Nelle sarà il centro dell’Art Week ospitando, dal 10 al 12 febbraio, più di cento gallerie d’arte internazionali. L’attenzione che Rotterdam è riuscita a calamitare attorno ad essa, non solo per l’architettura moderna ma anche per l’arte, ha fatto acquisire alla città la consapevolezza di avere anche un patrimonio architettonico di epoche precedenti di tutto rispetto. Se gli edifici dell’antica area portuale di Delfshaven sono già noti, muovendosi in città si scoprono tante belle architetture. Che recano scritto, sul rosso bruno dei mattoni, pagine affascinanti di funzionalismo nordico.

photo by Arturo Di Casola

Come l’iconico edificio all’angolo tra Meent e Westewagenstraat, costruito nel 1952 e che ospita, dal 1991, il Grand Café Dudok. E come, in stile residenziale, le case eleganti nei dintorni del bosco di Kralingse, al centro del quale c’è un lago e su un lato bucolici mulini a vento. Che fanno da quinta, in un’inedita veduta in direzione del centro, ai grattacieli del centro città. Una delle zone più recenti, è quella di Oostplein. Nei dintorni della piazza, The Slaak è uno degli hotel più interessanti dal punto di vista architettonico: costruito tra il 1952 e il 1954 quando ospitava il quotidiano Het Vrije Volk, la tipografia e altri servizi, offre comfort e design contemporanei in un edificio riconosciuto monumento nazionale.

L’hotel è l’ideale punto di partenza per visitare Hoogstraat. La via, che prima della Seconda Guerra Mondiale era un’importante strada per lo shopping – al punto da essere chiamata la Kalverstraat di Rotterdam -, con cinema e vita notturna. Oggi Hoogstraat ha recuperato il suo appeal ma in chiave moderna e alterna, procedendo verso il centro, cat café, lunchroom, hair salon alla moda e negozi estrosi.

photo by Arturo Di Casola

Non tralasciando che il famoso studio di architettura MVRDV, ha sede qui, in una via parallela. È nei dintorni anche De Groene Passage, uno dei più innovativi spazi della città in cui tutto, dal supermercato al negozio di prodotti fair trade Wereldwinkel e al ristorante, è “green”.

E la corsa al sostenibile, che ha contagiato anche Rotterdam, sicuramente in anticipo su tante altre città, può essere l’occasione, per chi è alla ricerca di luoghi per shopping sostenibile, di scoprire zone altrimenti sconosciute, come Rotterdam Noord. Un ottimo modo per arrivarci è seguire il percorso urbano del fiume Rotte – quello che dà il nome alla città, che significa diga sulla Rotte, affluente della Mosa: che porta a scoprire angoli bucolici con houseboat ormeggiate, negozi disincantati di quartiere e second hand di qualità.

photo by Arturo Di Casola

Come MerkWaardig e Blauwe Ballon in Kleiweg e soprattutto De Wasserij, ex lavanderia di un ospedale divenuta un centro dedicato alla moda, in cui tutti coloro che operano nel settore possono incontrarsi e scambiarsi reciproche conoscenze. Il tutto privilegiando materiali sostenibili, risorse locali e slow fashion. Fa parte di De Wasserij anche The Swapshop, negozio di abiti usati, nel quale per ciascun indumento portato e a seconda della sua qualità, si ricevono punti spendibili per fare acquisti in loco-

Non solo il fiume Rotte, comunque; Rotterdam si riscopre città di canali vivibili anche in centro. Dove la passeggiata creata a fianco del Westersingel, sulla quale sono state posizionate panchine colorate che sembrano sculture, forse a ricordare la vicinanza con la zona dei musei, è diventata un bel luogo dove sedersi, incontrarsi e godersi la nuova Rotterdam.

photo by Arturo Di Casola

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