Da una parte il Parlamento europeo, che ha approvato a larga maggioranza una risoluzione che «condanna» il governo italiano per le mancate registrazioni dei figli di coppie omosessuali. Con i voti favorevoli di molti esponenti del Ppe, di cui fa parte Forza Italia. Dall’altra i sondaggi che mostrano come sulle scelte che appartengono alla sfera dei temi etici l’opinione pubblica segue solo parzialmente i riferimenti politici. Con molti elettori di destra che si dicono favorevoli alla trascrizione all’anagrafe.
Il governo Meloni non riesce a entrare in sintonia né con l’Unione europea. Ma nemmeno con una grossa fetta dei suoi elettori, evidentemente.
Secondo un sondaggio riportato da Repubblica, la pratica della maternità surrogata, con o senza pagamento in danaro, divide esattamente a metà la popolazione fra favorevoli e contrari. Ma la polarizzazione non ricalca fedelmente gli schieramenti politici. Si registrano, infatti, percentuali fino al 40% a favore anche in partiti di centrodestra come Lega e Forza Italia così come risulta contrario il 38% dei votanti Pd.
Ciò si manifesta ancor di più sulla proposta di rendere la maternità surrogata reato universale. Solo un terzo è favorevole. Tra questi, la quota maggiore è costituita dagli elettori di Fratelli d’Italia (51%).
Sullo stop ai sindaci che avevano scelto di iscrivere all’anagrafe i bambini nati all’estero da coppie omogenitoriali, l’opinione degli italiani va controcorrente: il 75% si dice favorevole in quanto la priorità è difendere i diritti dei bambini e questa possibilità è condivisa anche dagli elettori del centrodestra, con una punta del 83% tra i votanti di Forza Italia.
Non è un tabù pensare che le famiglie arcobaleno abbiano figli. Per la maggioranza (56%) la diversità di sesso dei genitori non è un peso sulla crescita dei bambini e non determina danni psicologici o discriminazioni (52%). Anche in questo caso l’elettorato di Forza Italia sembra avere posizioni un po’ diverse rispetto ai partiti della coalizione.
Il 59% degli italiani è favorevole a che il partner adotti il figlio naturale dell’altro, e il 60% concorda sull’eventualità che una coppia omosessuale possa ricorrere all’adozione. Ciò che colpisce in generale è la trasversalità degli elettori: si abbattono i tradizionali steccati destra-sinistra, conservatori-progressisti.
E la questione ieri ha aperto una faglia anche tra i partiti europei. Forza Italia, iscritta al gruppo dei Popolari, ha votato insieme a Lega e Fratelli d’Italia contro la risoluzione che condanna l’Italia per «le istruzioni impartite dal governo italiano al comune di Milano di non registrare più i figli di coppie omogenitoriali». Ma lo stesso Ppe si è diviso e buona parte dei suoi iscritti hanno deciso di sostenere il testo proposto dai liberali di Renew e subito sostenuto da Socialisti, Sinistra e Verdi. Nel voto, approvato per alzata di mano e con una maggioranza così solida da non richiedere il conteggio elettronico, i rappresentanti popolari dei Paesi nordici e del Portogallo si sono schierati in difesa delle famiglie arcobaleno. Una scelta determinante. Per di più confortata dalla delegazione più numerosa, quella tedesca, che ha dato libertà di voto.