Il partito di maggioranza del Parlamento georgiano ha ritirato la controversa proposta di legge sugli agenti stranieri che ha causato due notti di scontri tra manifestanti e polizia. Il partito “Sogno Georgiano”, fondato dal miliardario Bidzina Ivanishvil, aveva presentato una norma che limitava la libertà di media e organizzazioni non governative, mettendo seriamente a rischio la concessione alla Georgia dello status di candidato all’adesione all’Unione europea.
Come si legge nel sito web del partito, il disegno di legge è stato ritirato «incondizionatamente» a causa delle proteste che finora hanno causato oltre 60 arresti e cinquanta poliziotti feriti. La norma presentata da “Sogno Georgiano” avrebbe designato come “agenti di influenza straniera” tutte le organizzazioni non governative e i media nazionali con oltre il 20 per cento del reddito proveniente dall’estero. Una norma simile, se non uguale, a una legge russa.
Il presidente georgiano Salome Zurabishvili aveva criticato il disegno di legge promettendo di porre il veto in un videomessaggio al popolo georgiano.