Caro Direttore,
la pubblicazione da parte del Suo giornale del nostro appello a Carlo Calenda ed Elena Bonetti per il coinvolgimento della generazione under 35 ai tavoli di discussione per la fondazione del futuro partito dei liberaldemocratici italiani ha avuto un’eco mediatica che neanche noi ci attendevamo. Esso è infatti stato rilanciato, tra gli altri, dall’onorevole Giulia Pastorella, dalla portavoce nazionale di Italia Viva e assessora al Comune di Milano, Alessia Cappello, dalla neoconsigliera regionale della Lombardia, Lisa Noja, e da altre personalità di spicco dell’area liberaldemocratica e dell’attuale “Terzo Polo”.
Generazione Costituente è un progetto che nasce dall’interazione tra due realtà, libeRI! – appello libdem e Diritti al Centro, e prende le mosse dalla, secondo noi, legittima ambizione di voler offrire una rappresentanza generazionale al mondo under 35 nelle discussioni per la costruzione della nostra futura casa comune liberaldemocratica; si tratta dunque di una piattaforma che intende organizzarsi, strutturarsi e allargarsi, come diremo dopo. Siamo pronti a interloquire e a collaborare con chiunque abbia a cuore il futuro dei liberaldemocratici in Italia a due imprescindibili ma ragionevoli condizioni: (i) rispetto e riconoscimento della nostra autonomia e (ii) valorizzazione della relativa dimensione generazionale.
Abbiamo letto con attenzione sul Suo giornale l’intervento dell’amico Jacopo D’Andreamatteo di Lde. Crediamo che il contributo intellettuale e accademico degli amici di Lde sia fondamentale per formare la base ideologica del nuovo partito. Guardiamo a questo soggetto con estrema ammirazione, con la ferma convinzione che senza il coinvolgimento della famiglia liberale più “pura” un partito liberaldemocratico non potrà avere ragione di esistere. Al contempo, però, crediamo che, come rappresentanti della generazione under 35, Generazione Costituente sia portatrice di istanze diverse, seppur complementari alle altre. Per questo riteniamo che, in questa fase costituente, sia più utile per il futuro partito un’autonoma rappresentanza di under 35 di una loro riunione sotto altre “insegne”, fermo restando che l’obiettivo unico e primario dev’essere comunque quello di “svestire le singole casacche” per ritrovarci tutti insieme, domani, nella nostra nuova grande casa liberaldemocratica.
Vede, Direttore, molto spesso si fa riferimento all’esigenza di evitare, ci passi il termine forse non convenzionale, le “riserve indiane” dei giovani in politica e noi siamo d’accordo con chi sinceramente propone tale visione. Tuttavia, il rischio che noi intravediamo in questo momento così importante per il futuro partito liberaldemocratico è la totale esclusione di una generazione che, come hanno dimostrato illustri analisti mediante i flussi di voto nelle passate elezioni politiche, rappresenta l’avamposto e uno dei maggiori asset dell’attuale “Terzo Polo”.
Eppure, nonostante gli annunci e i numeri, ci giunge voce che, in questa fase, si intenda procedere a un confronto ristretto a pochissimi soggetti e ciò, se fosse vero, rappresenterebbe a nostro avviso una sconfitta per chi dice di voler costruire un partito forte e radicato. Invero, la politica, se non parla di futuro e non coinvolge chi il futuro lo deve costruire, non è.
Dunque, il nostro appello, che qui rinnoviamo agli amici di Azione, Italia Viva e Lde, è quello di avere coraggio e di aprire le discussioni sul futuro partito liberaldemocratico a Generazione Costituente e a tutti i giovani che, insieme a noi, volessero contribuire alla sua costruzione. Ci piacerebbe infatti ragionare insieme a loro su come procedere e lavorare concretamente sia sui temi-chiave che il futuro partito liberaldemocratico dovrà affrontare (ad esempio: crescita, merito, concorrenza, ambiente, diritti della persona), sia sulla forma partito e sulla sua strutturazione, affinché esso sia forte e resiliente (soprattutto!) nel lungo periodo, sia, ancora, sul comune manifesto valoriale. Come già detto, se ci verrà data questa possibilità, al tavolo delle discussioni giungeremo con le nostre idee, con proposte studiate e approfondite, condivise, dibattute e le faremo valere con decisione, ma sempre in modo costruttivo.
Cogliamo l’occasione della Sua cortese ospitalità per informare che Generazione Costituente non è un progetto “chiuso” e autoreferenziale; anzi, riteniamo necessario allargare questa piattaforma a tutti quei soggetti, singoli o in forma associata, che sentono l’esigenza di essere rappresentati in questa importante fase costituente e, pertanto, i prossimi passi – che comunicheremo a breve – saranno orientati in questo senso.
Siamo consapevoli che questa sia una strada difficile, forse pure impervia; ma, nonostante tutto, crediamo che sia quella più affascinante e che valga la pena percorrere.