«Torino, forse senza accorgersene, nel voler mantenere stretta la sua nomea di città chiusa è, in realtà, dal punto di vista culinario più avanti di tante altre località italiane perché ha accolto il nuovo su basi solide, mai scalfite, e strettamente legate alla sua origine, alla sua storia e ai personaggi che l’hanno scritta».
(Sarah Scaparone, Introduzione)
In “Dalla bagna càuda al sushi. Storia della Torino gastronomica”, edito da Graphot Editrice, gli autori Sarah Scaparone, Giorgio Pugnetti e Federica Giuliani, hanno voluto celebrare la città sabauda dal punto di vista gastronomico, raccontandone la storia culinaria a partire dagli aspetti più tradizionali fino a quelli più moderni e cosmopoliti.
La cucina torinese infatti, fortemente connessa a quella regionale, ha saputo assorbire e interiorizzare un mix di correnti tra loro diverse ma tutte in grado di coesistere, dalla cucina contadina e del popolo a quella borghese, nobile e reale, da quella importata dalle migrazioni italiane (soprattutto toscane, venete e del Sud Italia) a quelle straniere (dalla cinese alla palestinese).
Il risultato è un mix culinario variegato, fedele alle sue origini e al contempo capace di adattarsi a nuovi ingredienti “esotici” che i torinesi, superando la propria caratteristica diffidenza, hanno saputo accogliere e innestare sulle solide basi della cucina tradizionale.
Il libro percorre dunque un itinerario, dalle sale da pranzo delle case, nobili o contadine, fino alle tavole di osterie, locali e ristoranti stellati, senza dimenticare le cucine e le vivande internazionali, narrando in maniera semplice e ricca di aneddoti la storia gastronomica di questa città e testimoniando la sua identità attuale attraverso tutto il suo passato, dalla civiltà romana fino ai nostri giorni.
Sarah Scaparone, giornalista professionista che si occupa di enogastronomia, già autrice di altri manuali su Torino, ha ricercato nella storia le evoluzioni e i cambiamenti che hanno interessato la città dal punto di vista culinario. Ha tracciato i ristoranti che hanno fatto la storia della ristorazione torinese, ma anche i piatti icona della città e della regione (dal vitello tonnato al carpione) e le nuove icone cittadine delle tavole moderne: dalla Bagna càuda da bere di Casa Vicina al Costardi’s Condensed di Scat_To o ancora dalla Parmigiana di melanzane di Unforgettable al Ricchi e poveri del Gatto Nero.
Giorgio Pugnetti, alias Monsu Barachin, ha esplorato le gastronomie torinesi, raccontandone i percorsi, ricercandone le origini e le caratterizzazioni, scoprendo le tradizioni e i piatti preferiti di alcuni illustri cittadini.
Federica Giuliani, giornalista e viaggiatrice, ha seguito la parte “internazionale”, arricchendo il libro dei nuovi sapori e colori giunti attraverso i flussi migratori e raccontando una Torino sempre più aperta alle cucine del mondo, dall’Oriente al Sud America.
Il libro sarà presentato al Salone del libro domenica 21 maggio alle ore 12 in Sala Lilla.
“Dalla bagna càuda al sushi”
Storia della Torino gastronomica
di Sarah Scaparone, Giorgio Pugnetti e Federica Giuliani,”
Collana “Piemonte”, Graphot Editrice, 2023
184 pagine, € 20