Chi ha detto picco?La Bce alza i tassi di venticinque punti base

Si tratta del decimo rialzo consecutivo da parte della Banca centrale europea. La presidente Lagarde non ha escluso ce ne siano altri in futuro. Francoforte rivede al ribasso le proiezioni sulla crescite dell’Eurozona, l’anno prossimo l’inflazione dovrebbe calare al 3,2 per cento

La presidente della Bce Christine Lagarde
(AP Photo/Michael Probst)

La Banca centrale europea (Bce) ha deciso di alzare i tassi di interesse di venticinque punti base. È il decimo rialzo consecutivo varato nel tentativo di fronteggiare un’inflazione che, secondo le stime – anche queste in rialzo – di Francoforte, l’anno prossimo dovrebbe calare al 3,2 per cento dall’attuale 5,6 per cento medio. Dopo l’annuncio di Christine Lagarde ieri l’euro ha toccato il minimo trimestrale nel cambio con il dollaro americano.

In particolare, il tasso sui depositi è salito al quattro per cento: il massimo storico. Durante la conferenza stampa la presidente, ribadendo come le decisioni future continueranno «a orientarsi in base ai dati», non ha escluso altri rialzi: «I tassi non sono al picco e non abbiamo una definizione di quale possa essere questo picco».


«I tassi rimarranno a livelli sufficientemente restrittivi per tutto il tempo necessario», ha chiarito Lagarde. La Eurotower ha rivisto al ribasso anche le proiezioni sulla crescita: l’anno prossimo, rispetto allo 0,9 per cento prospettato a giugno, cala allo 0,7 per cento. Nel 2024 la stima scende all’un per cento (dall’1,5 di giugno) e per il 2025 la flessione è minore, all’1,5 per cento (contro l’1,6%).

Settimana prossima toccherà alla Federal Reserve americana (Fed) e alla Bank of England (BoE). Secondo gli analisti, la Fed potrebbe optare per mantenere gli attuali tassi, mentre la BoE potrebbe seguire la Bce visto che nel Regno Unito l’inflazione è ancora sopra il target.

Il tasso sui depositi, come detto, ha segnato un record. Quello precedente era stato stabilito nel 2001, quando era stato alzato per tirare la volata all’euro, la valuta unica che stava per debuttare. Per Eric Dor, professore di Economia citato dal Financial Times, la «stagflazione è ora molto plausibile per l’Eurozona», riferendosi a una fase di persistente inflazione e crescita stagnante.