La Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia si è svolta quest’anno nella sua ottantesima edizione. Dal 2020 l’intero evento è attento ai temi della sostenibilità ambientale e alla riduzione dell’impatto delle emissioni prodotte durante i giorni del festival. «Quell’anno, spronati dal presidente Roberto Cicutto, abbiamo iniziato una riflessione sul tema della sostenibilità: da cosa possiamo fare per iniziare a ragionare sull’impatto delle nostre manifestazioni in termini ambientali, a come ridurle e cosa fare per compensarle», racconta in un’intervista Andrea Del Mercato, direttore generale de La Biennale di Venezia.
Così, dal 2021 organizzatori e organizzatrici si impegnano a misurare l’impronta carbonica del festival, utilizzando un protocollo internazionale, il PAS 2060 (Publicly Available Specification), uno standard pensato per organizzazioni, aziende, attività, eventi e progetti per certificare la neutralità carbonica dell’evento e per poter riconoscere a livello internazionale l’impegno del bilanciamento tra emissioni generate ed emissioni riassorbite. «È stato un lavoro di autoanalisi e un esercizio di apprendimento – continua Del Mercato -. Da dove originiamo l’impatto carbonico di ciò che facciamo?». Per raccogliere dati in merito alle emissioni prodotte durante il festival La Biennale ha posto delle domande ai visitatori, in merito alle ragioni della visita, ai metodi di spostamento, e alla durata della residenza in città. Da quanto emerso, l’85% dell’impatto carbonico prodotto dalle manifestazioni durante la mostra è legato principalmente alla mobilità.
La Biennale Cinema 2021 è stata un banco di prova, un’edizione straordinaria e un grande passo in avanti sul versante della sostenibilità. L’evento, svolto nella sua settantottesima edizione, ha ottenuto per la prima volta la certificazione della neutralità carbonica. A partire dal 2022 questo traguardo si è espanso ed è stato raggiunto anche dalle altre manifestazioni, quali l’Esposizione Internazionale d’Arte, il Festival Internazionale del Teatro, il Festival Internazionale di Danza Contemporanea, la Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica e il Festival Internazionale di Musica Contemporanea.
Sul sito ufficiale de La Biennale alla sezione “Sostenibilità ambientale” è disponibile e visionabile una lista di buone pratiche e di consigli rivolti ai partecipanti delle manifestazioni proposte durante l’intera durata dell’evento. L’obiettivo è quello di contribuire – seppur con piccoli accorgimenti – alla preservazione del fragile ecosistema veneziano. Tra questi, è presente una mappatura dei punti acqua dove potersi rifornire per disincentivare l’acquisto e l’utilizzo di bottiglie in plastica, e un incentivo a fruire della rete dei mezzi pubblici.
L’impegno di sostenibilità dell’intera iniziativa è condiviso anche da Repower, operatore elettrico internazionale e leader della mobilità sostenibile, per il terzo anno consecutivo presente a Venezia durante i giorni della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica. L’obiettivo di Repower è costruire al Lido un vero e proprio laboratorio di mobilità elettrica e contribuire così a un reale abbattimento delle emissioni. Tra i servizi proposti e i prodotti installati: DINA e E-LOUNGE, rispettivamente la rastrelliera per la ricarica delle e-bike di visitatori e visitatrici; l’infrastruttura di ricarica per veicoli elettrici SYMBIOSIS, adatta anche alla nautica elettrica; la barca full-electric Repowere messa a disposizione della giuria e della madrina dell’evento e il cargo bike LAMBROgino, un veicolo leggero a tre ruote con pedalata assistita che ha accompagnato anche Caterina Murino, la madrina del festival, in alcune location della mostra, unendo il mondo del design a quello della sostenibilità.