Se vi è capitato di visitare Lisbona una decina di anni fa e di tornarci più di recente, vuoi per turismo vuoi per motivi lavorativi, avrete sicuramente notato l’incremento esplosivo del fattore turismo. Questa capitale con il sole quasi tutto l’anno, il saliscendi continuo tra i colli della città, le sue aree fatiscenti così come i quartieri più giovani e carichi di novità sotto ogni punto di vista, è protagonista di un’ondata di turisti massiccia e proveniente da ogni parte del mondo. Banchi di francesi, italiani, giapponesi, coreani, asiatici e americani assetati di buena ondas, pesce fresco e tanta bellezza.
Nonostante gli organi statali abbiano investito per riqualificare molte aree – a partire dal lungo fiume e dal porto – sino alle vie più remote dell’Alfama, Lisbona resta (fortunatamente) ancora una città ricca di contraddizioni, con pavimentazioni nuove ma di materiali datati, di sampietrini bianchi, piastrelle colorate ai muri, colori accesi che fanno da contraltare al design moderno e leggero di tanti nuovi locali.
Quello che l’occhio vede a Lisbona ricorda sempre in qualche modo il Mediterraneo, i colori dell’estate e del sole, a tutte le ore del giorno. E se fino a qualche anno fa anche l’offerta gastronomica era ancora estremamente circoscritta in termini di creatività e di ingredienti al territorio, oggi a tutti gli effetti si è nel pieno di una grande fioritura sia nel settore ristorazione che in quello dell’ospitalità. Una sorta di Rinascimento gastronomico 2.0 che raccoglie a chiamata giovani professionisti, imprenditori locali e stranieri, e grandi gruppi di investimento.
Dal complesso business in aree più defilate alle strutture in pieno centro e strategiche per il visitatore da weekend, sempre più hotel puntano sul perfezionare un’offerta che coinvolga l’ospite in più momenti del giorno, invitando a viverne gli ambienti sotto più aspetti. I servizi offerti sono sempre di più vari e in particolare con investimenti mirati sulla proposta F&B. Pensiamo all’Hotel Bairro Alto, situato in una delle piazze crocevia del centro, tra due quartieri storici come Chiado e Bairro Alto.
La sua prima inaugurazione risale a più di quindici anni fa, ma è nel 2017 che la proprietà chiude per un restauro integrale, con l’intento di rinnovare il design e l’atmosfera complessiva, gli spazi e quindi i servizi. L’identità originaria del luogo non è persa e anzi, viene conservato quello stile parzialmente bohème e allo stesso tempo moderno e sofisticato che oggi caratterizza tutte le camere e gli ambienti comuni.
Varcando la soglia di ingresso di questo cinque stelle lusso parte dei The Leading Hotels of The World, se sulla vostra destra vi troverete l’accoglienza della reception, voltando a sinistra incontrerete una pasteleria vera e propria. Il primo impatto è insolito: una pasticceria dentro un hotel e con accesso diretto verso la strada? Ispirata alle botteghe tradizionali, questo piccolo shop da soli sette coperti è pensato per un caffè veloce – anche in versione specialty – accompagnato da un pastèl e qualche tradizionale dolce portoghese. Al piano mezzanino – livello che ormai strutturalmente molte nuove costruzioni stanno perdendo – si trova invece una zona lounge con circa quaranta sedute.
Quest’area funge come sala lettura, libreria, sala meeting proprio per la sua riservatezza e nulla vi impedisce di consumare qui dolcetti e bevande ordinati nella pasticceria al pian terreno. Salendo invece al quinto piano si scopre il vero punto forte dell’hotel, concentrato nella terrazza a piena vista sui tetti che portano al fiume. Il brusio dei tram e del passeggio si fa più rarefatto e lascia spazio a un design decisamente più indipendente dal resto dell’hotel.
Il grande contrasto di elementi dall’ottone al legno, al ferro battuto, alle superfici specchiate così come i tanti oggetti e articoli di design creati su misura, rendono il BAHR & Terrace un destination place non solo per gli ospiti della struttura. Come succede anche in altre città del mondo, perlopiù grandi capitali, uscire a bere o mangiare negli hotel più moderni e glam è consuetudine, è di interesse per fasce alto spendenti di avventori ma allo stesso tempo offre un ambiente mai troppo impostato o formale. Servizio e decoro si prestano per una cena di lavoro o un pasto veloce, circondati da persone di nazionalità diverse, un’atmosfera calorosa e una proposta golosa di piatti, vino e cocktails. La cucina è portoghese contemporanea, attenta a referenze che strizzino l’occhio ai Paesi gastronomicamente più appealing – Italia, Francia, Giappone soprattutto – e con buone materie prime.
Nonostante l’hotel conti ottantasette camere è a tutti gli effetti estremamente compatto e riservato anche nelle ore serali. Dal suo Rooftop al sesto piano respirerete tutta l’energia della capitale e sarete pronti per conoscerla e apprezzarla in ogni sua più minima sfumatura.
Images courtesy Francisco Nogueira e Manuel Manso