Labour WeeklyCos’è e come funziona il «periodo di comporto»

L’articolo 2110 del Codice civile prevede che i datori di lavoro hanno diritto di recedere dal rapporto di lavoro con un dipendente a causa di una malattia soltanto dopo che sia decorso il periodo stabilito dalla contrattazione collettiva

(Unsplash)

Tra le tutele più importanti garantite dalla legge ai lavoratori subordinati vi è la conservazione, entro certi limiti, del posto di lavoro in caso di malattia. L’articolo 2110 del Codice civile, infatti, prevede che i datori di lavoro hanno diritto di recedere dal rapporto di lavoro con un dipendente a causa di una malattia soltanto dopo che sia decorso il periodo stabilito dalla contrattazione collettiva. Questo periodo viene definito “periodo di comporto”.

Solitamente i Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro (Ccnl) prevedono due ipotesi distinte. Il “comporto secco” è il termine di conservazione del posto di lavoro nel caso di un’unica malattia di lunga durata (ad esempio, sei mesi continuativi in un anno solare). Di solito si aggiunge anche il “comporto per sommatoria”, ovvero il termine di conservazione del posto di lavoro nel caso di più eventi di malattia (ad esempio, 18 mesi anche frazionati in un periodo di 36 mesi). Per evitare il rischio che il datore di lavoro licenzi un dipendente gravemente malato, inoltre, molti Ccnl prevedono un’ulteriore tutela. I lavoratori che stanno per raggiungere il termine del periodo di comporto possono generalmente chiedere e ottenere dall’azienda un’aspettativa non retribuita per non perdere il posto di lavoro a causa di una malattia.

Immagino che a questo punto vi starete chiedendo: cosa succede se la malattia è stata causata da un comportamento illecito dell’azienda che, ad esempio, ha violato le prescrizioni in tema di salute e sicurezza sul luogo di lavoro? In questo caso, i giorni di malattia non dovrebbero rientrare nel calcolo del periodo di comporto e un eventuale licenziamento potrebbe essere dichiarato illegittimo in giudizio. Sarà tuttavia il dipendente a dover provare che la malattia è stata causata da un inadempimento del datore di lavoro.

Se state male, quindi, potete stare relativamente tranquilli, il vostro posto di lavoro non è in pericolo per qualche giorno di influenza stagionale.

*La newsletter “Labour Weekly. Una pillola di lavoro una volta alla settimana” è prodotta dallo studio legale Laward e curata dall’avvocato Alessio Amorelli. Linkiesta ne pubblica i contenuti ogni. Qui per iscriversi

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