Fabbrica Bini è nata nel 2021 da una vecchia sede milanese del marchio di scarpe Superga, risalente agli anni Trenta. È situata nel quartiere Stadera, a Milano Sud, in viale Giovanni da Cermenate 18. Oltre ad essere un atelier e uno spazio espositivo, è anche la casa e il rifugio creativo di Gentucca Bini, designer classe ’73 che fin da giovanissima è entrata in contatto con il mondo dell’arte e della moda, ereditando la passione dalla nonna couturier Bruna Bini. Oltre all’interesse per il fashion, Bini è anche architetta, stilista, designer e comunicatrice e patafisica.
Il suo estro creativo e la sua personalità si respirano in ogni angolo della fabbrica, e la sua passione per l’arte e il design si percepiscono nella cura di ogni dettaglio. «Essendo architetta ho preso l’edificio e l’ho ristrutturato interamente, facendolo diventare il mio studio, la mia casa, il posto dove potessero crearsi delle sinergie», racconta Gentucca a Linkesta Etc. «Ho voluto – continua – creare un luogo che fosse indipendente al cento per cento, dove poter lavorare all’intero processo creativo della mia collezione: dall’idea fino alla sua realizzazione».
Gentucca Bini, infatti, vive e lavora nello spazio, curandone la ristrutturazione, riportando le stanze ai loro volumi originali e creando laboratori di progettazione e produzione, ma anche aree di vendita ed esposizione. Un hub culturale che si sviluppa su quattro piani, ognuno con una finalità diversa: funge da atelier per i progetti e diventa uno spazio per ospitare eventi in linea con la filosofia della fondatrice e con il suo approccio al lavoro, che si distanziano dai tradizionali schemi di processi lavorativi dell’industria della moda e del design. «In questo spazio oltre a disegnare e creare la mia collezione di tute da lavoro, offriamo anche consulenze – prosegue Gentucca –, siamo uno studio creativo, facciamo tutto qui».
Dal 9 al 19 novembre, presso la Fabbrica Bini si terrà uno shop up, dove brand indipendenti di moda e design esporranno i loro prodotti: «Ho pensato alle necessità dei brand indipendenti come me, soggetti a troppi passaggi che incidono spesso in maniera importante sul prezzo finale del prodotto, volevo dare loro un’opportunità per fare network condividendo le spese d’organizzazione, concentrandoci in un unico spazio», afferma la fondatrice.
«La distribuzione è sempre stata un punto molto complesso e quindi riuscire a creare un luogo in cui possano nascere delle sinergie tra designer, unendo le forze per affrontare i costi offrendo anche delle opportunità, mi sembrava interessante», puntualizza. Lo shop up di Fabbrica Bini è quindi multi-brand, temporaneo e indipendente, e ogni designer incassa direttamente la vendita. I margini di guadagno si discostano da quelli dei retail tradizionali e il risultato è un vero e proprio “design a chilometro zero”: «Al momento stiamo lavorando per rafforzare il network e fare sistema, in modo tale da renderlo un format itinerante e con una cadenza fissa», racconta Bini.
Nel futuro prossimo lo shop up in viale Giovanni da Cermenate abbraccerà nuove discipline e prodotti, mantenendo sempre una forte filosofia focalizzata sull’identità e sulla sostenibilità (non solo ambientale) del progetto. L’obiettivo è quello di creare un nuovo sistema in cui tutti partecipano al successo e alla diffusione di un nuovo modo di produrre e di consumare. In questa edizione la selezione dei brand si amplia, accogliendo nuove realtà e nuove categorie di prodotto. Tra i nomi che parteciperanno all’evento ci sono Biagini, Malaga4, Le petit chat, Vivetta, Orocrudo, Phaeonia e tanti altri.
In questa occasione verrà anche presentata l’edicola Bini: una realtà che all’interno della fabbrica proporrà in vendita una selezione di libri, magazine e riviste indipendenti per valorizzare l’importanza di prediligere la qualità alla quantità. Tra le pubblicazioni saranno presenti “Linkiesta Etc”, “Archivio”, “Toilet paper”, “Sali e tabacchi” e tanti altri: «Questo evento vuole essere un’occasione per stimolare l’interesse culturale nei confronti della città», conclude Bini.
Fabbrica Bini sarà anche la location di “Etc Match”, il primo live talk di Linkiesta Etc, che si terrà il 15 novembre dalle ore 17:00. Un appuntamento live e in diretta social formato “ring”: quattro round da venti minuti ciascuno per parlare di moda, musica, editoria indie e controculture. Sarà un evento unico, disruptive, rivolto alle nuove generazioni e a lettrici e lettori curiosi del nostro magazine, che in poco più di un anno ha raccolto intorno a sé una community di creativi, artisti, studenti e business people che vedono nel confronto un’opportunità per risultare davvero inclusivi e liberi di esprimersi. Ecco perché il primo live di Linkiesta Etc non sarà un semplice talk, ma una sorta di match che vedrà sfidarsi sul ring giovani designer e talenti emergenti che la rivoluzione della moda la stanno facendo per davvero, anche attraverso piattaforme social e una comunicazione a trecentosessanta gradi (live, print e digital).