La peggiore offensiva dell’annoLa Russia colpisce ancora le infrastrutture energetiche ucraine

Mosca sta intensificando gli attacchi contro centrali elettriche e altri impianti critici con missili e droni

AP/Lapresse

La Russia ha bombardato più di cento località diverse in Ucraina nelle ultime ventiquattro ore. Lo ha annunciato ieri l’Ucraina, denunciando quella che al momento è la peggiore offensiva dell’anno. «Nelle ultime ventiquattro ore, il nemico ha bombardato centodiciotto località in dieci regioni», ha detto il ministro degli Interni ucraino Igor Klimenko in un messaggio pubblicato sui social network. «Si tratta del maggior numero di città e villaggi che hanno subito un attacco dall’inizio dell’anno».

Il timore di Kyjiv è che Mosca ora possa intensificare gli attacchi alle infrastrutture energetiche del Paese in vista dell’inverno. L’esercito russo ha metodicamente preso di mira le centrali elettriche e altre infrastrutture critiche dell’Ucraina con attacchi missilistici e droni durante l’ultimo inverno, provocando frequenti interruzioni di corrente. L’idea è che quelle operazioni possano ripetersi più volte nelle prossime settimane.

Proprio ieri, tra i vari attacchi russi, uno condotto con i droni ha dato fuoco alla raffineria di petrolio di Kremenchuk nell’Ucraina centrale e ha interrotto la fornitura di energia elettrica in tre villaggi, mentre i rapporti sul campo di battaglia rivelavano che le forze ucraine avevano respinto gli attacchi russi nei settori di prima linea nell’est e nel nord-est.

Secondo Reuters, che cita il capo dell’amministrazione militare della regione di Poltava, l’incendio nella raffineria di Kremenchuk – preso di mira più volte da Mosca – è stato rapidamente domato, ma non è chiara l’entità del danno.

Sempre ieri l’Ucraina ha fatto sapere che aerei da guerra russi hanno lanciato «oggetti esplosivi» (potrebbero essere bombe aeree guidate, mine marine e altri ordigni esplosivi) su quelle che dovrebbero essere le rotte delle navi civili nel Mar Nero. Ma che il nuovo corridoio marittimo sarebbe ancora operativo: Kyjiv sta cercando di costruire una nuova rotta in quelle acque senza l’approvazione russa per dare nuovo slancio alle esportazioni marittime, di cui il Paese ha bisogno per risollevare la sua economia. La risposta russa è già arrivata: Mosca – che a luglio ha rescisso un accordo sulle esportazioni alimentari mediato dalle Nazioni Unite – dice che considererà qualsiasi nave un potenziale obiettivo militare.

Nell’ultimo anno e mezzo l’aggressione russa ha creato condizioni di vita difficilissime per molti ucraini. Secondo l’Onu, oltre il quaranta per cento della popolazione ha bisogno di assistenza umanitaria. Ramesh Rajasingham, direttore del coordinamento dell’ufficio umanitario delle Nazioni Unite, ha detto che migliaia di civili sono stati uccisi negli attacchi contro case, scuole, campi e mercati dall’inizio dell’invasione nel febbraio 2022. L’ufficio per i diritti umani delle Nazioni Unite conta formalmente novemilanovecento civili uccisi, ma «il numero effettivo è sicuramente più alto», dice Rajasingham.

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