L’appuntamento: il 12 febbraio alle 20.30. Il luogo: tra i più prestigiosi teatri del mondo. L’occasione: il concerto dei violoncellisti Mario Brunello e Giovanni Sollima che si esibiranno insieme al violinista Gilles Apap e all’accademia dell’Annunciata diretta da Riccardo Doni. In programma il Concerto Brandeburghese n. 3 di Bach, White man sleeps di Kevin Volans, il Concerto per violino e archi di Vivaldi, Preludio e Allegro per violino e archi di Fritz Kreisler e Violoncello vibrez per due violoncelli ad archi dello stesso Sollima.
Fino a qui niente di così insolito: se non fosse che questi straordinari musicisti, accompagnati da un testo inedito dello Paolo Rumiz e avvolti nella scenografia creata appositamente da Mimmo Paladino, si presentano qui con un nome e un intento del tutto particolari.
La loro Orchestra del Mare è costituita infatti da quattordici archi impegnati a far risuonare strumenti che non sono stati costruiti come da tradizione con acero e abete: nascono invece da legni recuperati da navi naufragate dei migranti, rimodellati nei laboratori di liuteria delle carceri di Opera, Rebibbia e Secondigliano. Il tutto è frutto del progetto Metamorfosi, nato per volontà della Casa dello Spirito e delle Arti in collaborazione con il Dipartimento di amministrazione penitenziaria e l’agenzia delle Accise.
Una vera metamorfosi è quella del legno dei barconi, trasportati dal molo di Lampedusa nei penitenziari per essere convertiti in strumenti musicali. Ma il vocabolo metamorfosi si attaglia pure all’attività dei detenuti che partecipano alla Rete di liuterie e falegnamerie delle carceri italiane, costituita come segnale a favore della dignità della persona.
Il progetto è nato nel dicembre del 2021 con un primo “Violino del Mare” costruito nel carcere di Opera sotto la guida di esperti liutai utilizzando una tecnica con la quale in Inghilterra venivano costruite le viole da gamba nel XVI secolo. Lo strumento ha restituito un suono che ha stupito per la sua limpidezza ed è a questo punto che la Fondazione Casa dello Spirito e delle Arti ha chiesto all’allora ministro degli Interni, Luciana Lamorgese, di recuperare sessanta imbarcazioni che potessero fornire le liuterie delle carceri.
Sono così i nati violini, le viole e violoncelli che costituiscono la strumentazione utilizzata dagli esecutori che vanno a costituire l’organico dell’Orchestra del Mare in viaggio, come segno di testimonianza, in Italia e all’estero. Cosa altro dire? Solo che queste righe sono nate nella speranza di contribuire al sold out di un’iniziativa tanto meritoria. Il ricavato dalla vendita dei biglietti (da dieci a duecentocinquanta euro) servirà proprio per sostenere lo sviluppo del progetto. Per le prevendite e maggiori informazioni si può scrivere a [email protected] o visitare questo sito.