A volte, se ragioni fuori dagli schemi e hai coraggio, il risultato è dirompente.
E se hai un ristorante in un luogo complicato, in fondo a una strada sterrata, tra l’aeroporto di Malpensa e il Ticino, con un osteopata in sala e un ragazzo volenteroso in cucina «un diamante da valorizzare», e sei una biologa nutrizionista che da tre anni ha preso in mano il ristorante di famiglia, fino ad allora poco più che una trattoria, la strada può essere solo in salita.
Ma poi ci metti il cuore, lo condisci con l’entusiasmo. Se poi hai talento, sai condividere percorsi con le persone giuste. Hai viaggiato, sei stata a fare un progetto di ricerca nelle favelas, e hai studiato l’alimentazione dei bambini. Hai a cuore le cause sociali e sai che con il tuo lavoro puoi fare – nel tuo piccolo – la differenza. Allora è molto probabile che tu possa vincere.
E allora metti insieme insalate invernali e fantasia, mescoli sapori e terre, incontri tecniche e le fai dialogare con prodotti. E in un attimo nel piatto succede una magia: il miracolo di quando il talento incontra la concretezza, la follia sposa la realtà. E anche una cascina data in concessione dall’ente parco del Ticino, in mezzo al nulla gastronomico e in una zona dove le persone non cercano certo creatività e avanguardia, diventa un luogo di sperimentazione e di ricerca, e i piatti scoprono un universo nuovo. Fatto di zucche candite e di miso nel dessert, di pollo ficatum servito in ogni sua parte, di meraviglia ad ogni boccone, che racconta la tua storia, a metà tra Lonate Pozzolo e Buenos Aires. Un binomio che solo a dirlo fa sorridere, e che invece è il fulcro di questa avventura: internazionale e locale, entusiasta e concreta. Sperimentale e folle. Bellissima, e finalmente nuova, di quelle novità fresche che solo i giovani sanno costruire, con l’incoscienza e la capacità di gettare il cuore oltre l’ostacolo che sono l’unica spinta possibile verso un successo impensabile, ma che arriva sicuro, quando i fatti sono guidati da un obietto più alto. E il pensiero di fondo è il bene comune e la crescita condivisa. Brava, Ester Azzola, e bravi Christian Niedda e gli altri dello staff: perchè fare bene, anche dove proprio non ti aspetti, si può e si deve. Basta volerlo, basta crederci: e qui all’Ex dogana di Lonate Pozzolo ci credono tantissimo. E ci riescono anche!
Ristorante Ex dogana
Via del Gregge, SNC
21015 Lonate Pozzolo VA