Una democrazia da difendereIl 25 aprile è il simbolo dell’Italia libera e antifascista, e va ricordato ogni anno

L’appello promosso dall’ultimo sopravvissuto della Brigata Ebraica unisce politici, esponenti della società civile, attivisti ucraini e iraniani per celebrare una delle date più importanti nella storia del Paese. A maggior ragione in un momento storico in cui certi valori sono minacciati da dittature, censure, attacchi ai diritti civili e alle minoranze

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Il 25 aprile è dal 1945 il simbolo dell’Italia libera diventata poi democratica. È il giorno in cui è doveroso esserci per ricordare lo straordinario coraggio e il tributo di sangue di giovani donne e uomini che riunite nelle brigate partigiane e tra le fila degli Alleati hanno determinato la fine dell’occupazione nazifascista in Italia.

Tante e tanti che hanno saputo far convivere profonde convinzioni di carattere politico, culturale, di fede, unendo esperienze e provenienze diversissime tra loro per combattere un nemico comune: la dittatura fascista che aveva lacerato e umiliato l’Italia.

Da quello sforzo politico, culturale e militare nasce l’Italia antifascista, prende forma la Repubblica e una Costituzione che pone al centro il lavoro e la libertà di donne e uomini di determinare il proprio futuro e che richiama la necessità di difendere la Patria e la libertà come un sacro dovere di ogni cittadino.

La libertà è minacciata dalle censure, da chi ricorda nostalgicamente gli anni del regime promuovendo una revisione storica dove i carnefici vengono trasformati in vittime. La libertà è minacciata da nuovi dittatori che con il terrore, la propaganda e gli attacchi ai civili alle minoranze, ai diritti umani, alla libertà delle donne promuovono instabilità e paura. Ricordando che mai tra democrazie c’è stata la guerra come risoluzione delle controversie.

Per questo vogliamo ribadire che ora e sempre la democrazia si difende.

Oggi come allora occorre mettere in campo ogni sforzo, ogni azione per non soccombere alle dittature, al terrore che colpisce indiscriminatamente civili inermi, giovani in lotta per libertà, diritti e la libera informazione. Occorre ricordare il sacrificio di tutti coloro che hanno combattuto per la nostra possibilità di vivere in un orizzonte di pace, diritti e prosperità. Grazie a quelle azioni possiamo oggi stringerci nelle differenze richiamando i più alti valori di tutela della democrazia e della libertà ora e sempre!

Ci vediamo alle ore 14.00 all’angolo tra corso Venezia e via Boschetti dietro lo striscione “ORA E SEMPRE LA DEMOCRAZIA SI DIFENDE”.

Firmatari:
Piero Cividalli, ultimo sopravvissuto italiano della Brigata Ebraica
Davide Romano, direttore del Museo della Brigata Ebraica
Ferruccio Parri e Luca Aniasi, Federazione Italiana Associazioni Partigiane
Milo Hasbani, vice-presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane
Lia Quartapelle, deputata Partito democratico
Luciano Belli Paci
Kateryna Sadilova, esponente della comunità ucraina
Rayhane Tabrizi , attivista iraniana
Roberto Jarach
Alessandro Litta Modignani, Coordinatore di Ponte Atlantico
Pietro Bussolati, consigliere regionale Partito Democratico
Francesco Ascioti, segretario Azione Milano
Paolo Costanzo Portavoce di + Europa Milano
Gianmaria Radice, consigliere comunale di Milano Italia Viva

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