La space economy italiana è pronta a crescere e rafforzarsi grazie alla nuova collaborazione tra la nostrana Apogeo Space, società pioniere del settore impegnata nello sviluppo di nanosatelliti e cubesats, e l’azienda sudcoreana INNOSPACE, famosa per il suo uso originale di razzi a propulsione ibrida. Oggi a Brescia i rappresentati di Apogeo Space hanno annunciato la cooperazione, volta a realizzare la prima costellazione privata in Italia di satelliti dedicata all’Internet delle Cose (Internet of Things, IoT).
A partire dalla seconda metà del 2025 fino al 2027 sono previsti tre lanci e rilasci in orbita bassa di picosatelliti sviluppati dalla società italiana tramite l’uso di sistemi di lancio forniti dai coreani. L’intesa segue quella già attiva tra Apogeo Space e la connazionale D-Orbit e mira ad assicurare una copertura affidabile dell’IoT a livello globale. Fondata nel 2015, Apogeo Space opera seguendo il motto «IoT everywhere, for everyone» e continua ad aggiudicarsi un posto sempre di maggiore rilievo nell’accesso qualificato allo spazio.
«Siamo entusiasti di collaborare con una società così innovativa come Innospace», dichiara l’Amministratore delegato e co-fondatore di Apogeo Space, Guido Parissenti. E aggiunge: «Questo accordo è di grande importanza in quanto ci garantisce l’ampiamento del numero di partner che ci permetteranno entro il 2027 di completare la nostra costellazione di picosatelliti per IoT».
La collaborazione è stata annunciata con lo stesso calore dal Ceo e fondatore dell’azienda sudcoreana, Soojong Kim: «Siamo felici di annunciare questo accordo multi-lancio con Apogeo Space e siamo molto orgogliosi di intraprendere le tre missioni spaziali per il rilascio della costellazione di picosatelliti IoT. Innospace sostiene la visione di Apogeo Space come partner spaziale innovativo». Poi spiega: «Il nostro veicolo di lancio per piccoli satelliti, Hanbit, fornirà lanci affidabili per aiutare la costruzione della costellazione grazie alla sua capacità di dispiegamento di precisione nelle orbite».
I primi nove satelliti test sono stati lanciati da Apogeo Space a novembre del 2023 tramite il vettore Falcon 9 di Space X e rilasciati dall’Orbital Transfer Vehicle di D-Orbit. Adesso, i piani dell’azienda prevedono dai tre ai quattro lanci all’anno, ognuno composto da nove satelliti di soli 10x10x3 cm. I lanci contribuiranno a realizzare la costellazione. che si prevede inizierà a essere operativa dalla fine del 2024 e il cui completamento verrà ultimato entro il 2027 quando i pico-satelliti attivi in orbita raggiungeranno le novantasei unità.
Grazie alla nuova costellazione, sarà offerta un’ampia gamma di servizi all’avanguardia nell’ambito dell’Internet delle Cose che potranno essere applicati in numerosi settori: dall’ agri-tech alla logistica integrata, dal monitoraggio delle foreste e dei ghiacciai all’Oil & Gas, e dai grandi bacini idrogeologici al monitoraggio di reti e infrastrutture.
I dati raccolti porteranno, secondo il report pubblicato questo mese dal World Economic Forum con la partnership di McKinsey & Company, grandi vantaggi in tutti i settori avanzati per la catena di approvvigionamento, l’energia, l’agricoltura, l’industria mineraria e l’aerospazio. E si stima che genereranno un fatturato aggiuntivo per tre miliardi di dollari entro il 2035. Allo stesso tempo, l’istituto di ricerca tedesco Statista stima che nel 2030 il numero di dispositivi IoT attivi a livello globale raggiungerà i trenta miliardi, per una crescita annuale media di due miliardi di «cose dell’Internet»