Il falò della Casa BiancaGuida a Temptation Island e al duello Biden-Trump, che in fondo sono la stessa cosa

Quando il presidente accusa lo sfidante di aver fatto sesso con la pornostar, Donald gongola con lo stesso compiacimento di dj Tony nel reality di Canale 5. E sia Kamala Harris sia Jenny hanno bisogno di qualcuno che gli urli in faccia la dura verità

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Tutto avrei creduto di vedere nella vita, tranne Anderson Cooper nel ruolo del Filippo Bisciglia d’America. Tutto avrei creduto di vedere nella vita, tranne un falò di confronto tra Joe e Donald che non riuscisse a far tifare il pubblico per nessuno dei due. Tutto avrei creduto di vedere nella vita, tranne Jenny e Tony che si meritano a vicenda; ma l’elettorato, quello s’illudeva di meritarsi di meglio.

Una vecchia poesia di Stefano Benni diceva «Ma che notte è? È tutto vero o mi hai messo della roba nel caffè?»: mi è tornata in mente all’alba di venerdì, in un letto d’albergo, insonne dopo una cena troppo impegnativa per la mia digestione vegliarda, mentre confondevo lo schermo del computer su cui ridacchiava Trump e quello dell’iPad su cui ridacchiava Lino.

È a questo punto che questo articolo ha un problema di, scusate la parola, target. L’umanità è perlopiù assai settaria nei propri interessi, e c’è persino gente che ha seguito il dibattito presidenziale americano e non segue “Temptation Island”. A me pare incredibile, ma è così: è un mondo popolato anche da adulti carenti in cultura generale.

Ce ne sono persino un paio tra i miei amici, un paio ai quali venerdì ho accennato del falò di confronto tra Donald e Joe ricevendone lo sguardo della mucca davanti al treno, e trovandomi costretta all’umiliante spiegazione di cosa fosse un falò di confronto. Era da quella volta che Livia Turco si vantò di non sapere chi fosse Fabrizio Corona che non avevo così tanti motivi di sfiducia nella classe dirigente.

È un peccato che ai miei amici manchino gli strumenti per una valutazione comparata dei due momenti istituzionali di giovedì sera, giacché ciò li rende Jenny. Jenny è la fidanzata del dj Tony, un arnese alto due spanne meno di lei che ridacchia compiaciuto – «Così mi fai sembrare un mostro» – quando lei racconta delle volte in cui gli ha trovato corrispondenze con altre alle quali scriveva messaggi a metà tra Choderlos de Laclos e Emily Brontë: «Che bel culetto».

Tony, italiano medio in purezza, si giustificava con un’attenzione alla verosimiglianza e alla credibilità a metà tra Donald Trump e un personaggio di Verdone: «È stato hackerato il profilo, sono sfortunato, che ti devo dire». Poi, una volta libero (Tony dice molte volte che le sue dilettantesche avventure da sciupafemmine sono il prodotto del voler «essere me stesso»: se ciò non fa da cura d’urto a tutte le spettatrici ancora convinte che «me stessa» sia un’ambizione e non un handicap, io proprio non so cosa), si confessava a un autore televisivo a telecamera accesa, la situazione in cui in questo secolo si dicono le cose che la fidanzata non deve sentire.

Tony diceva che andava un mese all’estero con la scusa del lavoro ma in realtà per liberare il suo mister Hyde, la cui esistenza Jenny non arrivava a immaginare, e a questo punto interveniva la napoletanizzazione di Anderson Cooper.

Sulla Cnn, Kamala Harris cercava di spacciare quella di Joe Biden a confronto con Donald Trump (how do you spell «falò di confronto»?) per una grande performance. Cooper trasecolava, ma come grande performance, è stato scarsissimo, i democratici son tutti preoccupati, e lei continuava cieca come un lemming, ma cosa c’entra, parliamo di un’ora e mezza di dibattito, vuoi mettere i brillantissimi tre anni e mezzo di presidenza, è quello che dobbiamo giudicare.

Intanto su Canale 5 Jenny – mancante di strumenti culturali quasi quanto i miei amici ignari del falò di confronto – continuava per ore a chiedere a tutte «ma che vuol dire mister Hyde», qualcuna che alle medie aveva letto i romanzi assegnati per le vacanze le spiegava pietosamente che il dottor Jekyll e mister Hyde sono due personalità, ma lei stolida come un democratico determinato a trovare performante Biden insisteva, ma che significa, «sono cornuta?».

Finché arrivava Alessia, spiccia come le napoletane, e pure lei non messa benissimo col suo Lino, barbiere tatuato che pure lui le ridacchia alle spalle ma in favore di camera (dev’essere una modalità di queste nuove sveglissime generazioni) quando lei elenca le magagne scoperte sul suo conto. Epperò con gli altri siamo sempre tutti più lucidi che con noi stessi, e quindi, alla ventesima domanda su mr Hyde di Jenny, Alessia non ha cuore d’aspettare che sia Filippo Bisciglia al prossimo turno di falò a far rinsavire quella derelitta, e sbotta come l’Anderson Cooper che ci possiamo permettere: «Svegliati, t’a’a sceta’: va con le donne».

Non che questo ne infici la reputazione, lo sa Tony il dj e lo sa Donald l’ex – e forse prossimo – presidente: quando Biden gli rinfaccia vibrante di essere andato a letto con un’attrice pornografica «mentre sua moglie era incinta» (i moralisti han chiuso i bar), Trump sorride compiaciuto, con la faccia sognante di uno che sta rimembrando certi giochetti da impazzire che faceva Stormy Daniels; ridacchia soddisfatto, consapevole che nell’elettorato son più i Lino e i Tony che gli diranno bravo, bro, sei tutti noi, castigala, mister Hyde, così ti vogliamo, sciupafemmine in chief, molti più dei Joe e delle Jenny, «io so’ scioccata, che cazzo vuol dire mister Hyde, rega’».

A “Temptation Island” la dizione è quella che è, e quindi la produzione appone sottotitoli alle conversazioni, e ci tocca leggere roba tipo «vediamo un pò», e domandarci se per caso possa intervenire Maria De Filippi a tamponare quest’analfabetizzazione della nazione già aggravata da altri problemi. Nello streaming sulla app di Mediaset passa continuamente uno spot dei Tampax in cui una ragazza si chiede «e se perdo il Tampax nel corpo», e io mi domando quand’è accaduto che le domande che leggevamo su Cioè a nove anni siano diventate quelle che vengono formulate per il target pubblicitario d’un programma che guardano quasi tutte le adulte che conosco: siamo a tal punto diventati più stupidi, noi della razza umana? Mi devo aspettare prossimi spot sull’inutilità, come anticoncezionale, del bidè con la Coca Cola, metti ci sia una trentenne che non sa?

Sulla Cnn nessuno sottotitola Biden, per fortuna, così nella risposta sull’aborto possiamo illuderci d’esserci sognate la parte in cui dice che c’è anche il problema delle molte donne che vengono violentate dalle sorelle (si comincia dicendo «sesso assegnato alla nascita», e si finisce a credere che tua sorella possa ingravidarti). Tutto sommato, come recensione complessiva del falò di confronto che ha allietato la mondovisione di giovedì, direi che valga la sentenza di Alessia, pronunciata guardando Lino che sbava davanti alle ragazze che giocano a pallavolo: «’Nu sens’ e’ shchif’».

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