Sharing is caringDopo l’economia circolare arriva un modello industriale innovativo e versatile

Nelle aziende più d’avanguardia, dal settore biomedicale al pet food, dal mondo dei fertilizzanti fino alle bioenergie, la bioeconomia circolare sta diventando un modello di business imprescindibile

Da oltre venticinque anni Inalca ha sviluppato un approccio sistemico al mondo della carne che le ha consentito di realizzare una rete innovativa e intelligente di impianti produttivi in grado di ottenere da ogni parte del bovino la massima valorizzazione e la più elevata gerarchia d’uso di ogni parte del bovino, privilegiando l’utilizzo per l’alimentazione e la salute dell’uomo. Questo ecosistema produttivo in grado di trasformare ogni scarto o sottoprodotto tramite innovativi processi di trasformazione è alla base dello sviluppo sostenibile dell’azienda e rappresenta una efficace risposta alla domanda globale di sicurezza alimentare.

Su questo percorso Inalca ha progressivamente integrato i propri processi, sia in senso verticale – dall’allevamento al prodotto finito – sia orizzontale, integrandosi nel territorio con altri soggetti economici e sviluppando con essi forme di simbiosi industriale nei vari settori d’uso dei prodotti. Ben oltre il tradizionale prodotto carne, che comunque rappresenta la radice storica dell’azienda, il modello di bioeconomia circolare adottato oggi le consente di spaziare in tutti i settori collegati alla sua attività industriale, come quello biomedicale, mangimistico, dei fertilizzanti, del pet food fino alle bioenergie. In sintesi, i principi su cui si basa questo modello sono la filiera sostenibile, il controllo dei consumi e degli impatti, la condivisione del valore con il mondo agricolo, la trasparenza nei processi aziendali.

Dal 1963, anno di fondazione in provincia di Modena, la storia di Inalca è stata un percorso di crescita continua e costante, grazie a un modello di business basato su una visione di lungo periodo e su una forte integrazione territoriale. Questo modello si è dimostrato efficace anche nel superare situazioni difficili e imprevedibili (quali Covid19, la guerra in Ucraina, e l’inflazione, solo per ricordare le crisi più recenti) grazie all’elevata flessibilità̀ dell’organizzazione manageriale del Gruppo, capace in ogni momento di adattarsi ai cambiamenti del mercato.

I valori su cui basa la sua produzione sono in linea con gli obiettivi definiti dalle Nazioni Unite nell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, fondato sull’integrazione e sul giusto equilibrio delle tre diverse dimensioni: quella ambientale, quella economica e quella sociale. La lotta al cambiamento climatico e alla povertà, i modelli di produzione e consumo responsabili, l’energia pulita e accessibile e l’uso consapevole delle risorse naturali sono pilastri imprescindibili su cui si poggia la produzione. Impegni, obiettivi e risultati sono condensati nel Bilancio di sostenibilità che Inalca pubblica da diversi anni.

Oggi il gruppo Inalca è leader in Italia, e uno dei maggiori player europei nel settore delle carni bovine e si colloca tra i primi operatori italiani anche nel settore delle carni suine, del bacon, dei salumi e degli snack. L’azienda, inoltre, opera in posizione di leadership nelle attività di distribuzione dei prodotti alimentari all’estero con proprie piattaforme distributive in diversi Paesi emergenti. In Italia la struttura industriale è composta da ventuno stabilimenti specializzati per tipologie di lavorazione, di cui sedici sono dedicati alla lavorazione delle carni e cinque sono dedicati invece alla produzione di salumi, snack e bacon.

Proprio nell’ottica dell’integrazione con il territorio di riferimento, le strutture aziendali sono localizzate nelle aree in cui è concentrato il 65,4 per cento del patrimonio bovino italiano, e dove il gruppo ha anche incrementato nel tempo la quota di allevamenti controllati, raggiungendo una capacità di 180.000 capi allevati all’anno. Per quanto riguarda all’estero siamo di fronte a una presenza significativa, con dieci impianti produttivi dislocati in Russia, Polonia, Canada, Canarie, Stati Uniti e Hong Kong, Angola e Algeria. Inoltre, Inalca gestisce direttamente venticinque centri di distribuzione situati in Russia, in Kazakistan e in vari Paesi africani. La controllata Inalca Food&Beverage (IF&B), con trentatrè piattaforme è invece specializzata nella commercializzazione e distribuzione di prodotti alimentari made in Italy in oltre settanta Paesi in tutti i continenti.

Cover photo credits Kang Jebrew – Unsplash

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