Martedì 24 settembre, tra le mura del cinema più iconico di Milano (l’Anteo), il Salone del Mobile di Milano ha presentato “È stato un sogno”, il cortometraggio realizzato dagli studenti e dalle studentesse di OffiCine, il laboratorio di sperimentazione cinematografica dello IED, sotto la supervisione artistica del regista e sceneggiatore Silvio Soldini. Da 25 anni il Salone, con il suo SaloneSatellite, si impegna nella promozione di giovani talenti, diventando un laboratorio di sperimentazione che quest’anno ha scelto di collaborare con gli studenti del laboratorio di Alta Formazione cinematografica. Insieme, hanno creato un progetto che esplora il concetto di bellezza e comunità.
“È stato un sogno”, che nei prossimi mesi sarà distribuito all’interno di vari festival (restate connessi su questi canali per conoscere le date), è diretto dal filmmaker italiano Stefano Balossi e vede la partecipazione di giovani attori e attrici, tra cui Francesco Buttironi e Rossella Cammarano, affiancati da veterani del cinema e del teatro italiano come Luigi Diberti e Ida Marinelli. Tra i docenti coinvolti nel progetto figurano nomi di spicco, tra cui quello di Bruno Oliviero per la sceneggiatura, Luca Bigazzi per la fotografia e Carlotta Cristiani e Giorgio Garini per il montaggio.
Il cortometraggio narra la storia di Ruggero, un anziano signore che conduce un’esistenza tranquilla nel suo appartamento, aspettando la visita quotidiana del nipote Giacomo. La vita stessa però lo chiama, e lo invita a scendere in cortile. Questo spazio, grazie agli abitanti e alle persone che lo popolano, si trasforma presto in un ambiente magico e pieno di luce, simbolo della forza salvifica dell’incontro umano.
“È stato un sogno” non si basa su una trama epica o su scenografie sfarzose. Si sviluppa invece a partire da un’idea semplice, quella di costruire bellezza e comunità all’interno di uno spazio, attraverso le relazioni umane. Gli studenti di OffiCine hanno interpretato questo tema declinandolo in due modalità: una fisica, rappresentata da arredi e oggetti che favoriscono la condivisione, e una immateriale, espressa attraverso l’incontro e lo scambio di opinioni, simbolo di una possibile comunione di intenti.
Gli arredi ricoprono un ruolo fondamentale all’interno del girato. Poltrone, tavoli e armadi conferiscono all’ambiente un carattere familiare e accogliente. Alla realizzazione del progetto, infatti, hanno contribuito varie aziende, tra cui Amini, Arper, Artemide, Kartell, Molteni&C, che hanno messo a disposizione alcuni prodotti per arredare il “salotto”, al centro del cortometraggio. Questo spazio rappresenta un nuovo inizio, un luogo di collettività, di creatività e lavoro situato nel cuore di Milano, la città che ogni anno diventa il punto di incontro tra culture e idee provenienti da tutto il mondo, in occasione del Salone del Mobile.
Supportando la realizzazione di “È stato un sogno”, il Salone del Mobile di Milano ha puntato a promuovere i giovani talenti producendo innovazione, proponendo nuovi linguaggi e altrettante forme di bellezza; un’occasione per dialogare in modo interdisciplinare con altri settori della cultura.