Cervello in affittoChi è il nuovo segretario del Tesoro americano nominato da Trump

Il sessantaduenne finanziere Scott Bessent, ex dipendete di George Soros e corresponsabile dell’attacco speculativo contro la lira italiana nel 1992, sarà il primo politico apertamente gay e con figli avuti con la gpa, a coprire la carica di titolare dell’Economia. Chissà le reazioni del mondo Maga e dei sovranisti di destra

LaPresse

Ve l’immaginate se fosse stato eletto presidente degli Stati Uniti qualcuno che avesse dato l’economia in mano a un uomo di George Soros per lo più sposato a un altro uomo con cui ha procreato due figli attraverso l’utero in affitto? Insomma, qualcuno che se fanno il G7 in Italia e viene in rappresentanza della Casa Bianca corre il rischio pure di venire arrestato in base a quella recente legge con cui la maggioranza di Giorgia Meloni ha voluto rendere la maternità surrogata reato universale? Be’, direte: Donald Trump è stato votato appunto per evitare che una cosa del genere potesse verificarsi. E invece è proprio il presidente eletto ad aver ora nominato segretario all’Economia Scott Bessent! Un laureato a Yale classe 1962, discendente da ugonotti francesi, che un anno dopo aver concluso l’Università fu subito ingaggiato nel Soros Fund Managment, divenendo in breve tempo responsabile dei suoi affari nel Regno Unito.

Furono appunto Soros e Bessent assieme il 16 settembre 1992, nel pieno delle difficoltà del Sistema Monetario Europeo, a ideare il violento attacco speculativo con posizioni ribassiste che travolse la sterlina, provocando una colossale fuga di capitali. George Soros ci guadagnò un miliardi di dollari, e allo stesso tempo la fama di «squalo» che tuttora lo segue, e assieme al suo impegno di finanziatore di cause liberal fornisce spunto e argomento alla quantità di materiale complottista che su di lui circola. In contemporanea ci fu anche la manovra contro la lira che contribuì pesantemente al crollo della Prima Repubblica nel clima da tregenda di Tangentopoli. Questa operazione non impedì o forse persino favorì l’ingresso di Bessent all’esclusiva corte dei Windsor, dove divenne assiduo frequentatore, amico di Carlo e Camilla.

Dal 2000 Bessent, nato in South Carolina, si mise a investire in proprio, per chiudere nel 2005, e diventare dal 2006 professore associato di storia economica a Yale, dove ha insegnato in tre corsi. Ma nel 2011 tornò alla testa del Soros Fund Managment, restandoci fino al 2015, guidando in particolare l’altra speculazione contro lo yen del 2013. A quel punto ancora Soros gli diede una buonuscita da due miliardi, apposta per permettergli di creare la sua società di investimento Key Square Group. Partita a sua volta con fondi speculativi, da un picco di 5,1 miliardi di dollari nel 2018, anno in cui ha restituito il prestito a Soros, quella quota si è poi ridotta a fine 2023 a soli cinquecento milioni. 

Come ricorda Reuters, ci sono però «altre linee di business che si sono espanse, tra cui la fornitura di idee di investimento ad altri gestori di denaro, con un miliardo di dollari da cui attingere e investire per una grande società di investimento macro, un’attività di consulenza per family office, fondazioni e dotazioni, tra cui un cliente con undici miliardi di dollari di asset; e commissioni da una società spin-out, Ghisallo Capital da 3,4 miliardi di dollari, parte dell’attività di incubazione di Key Square». 

Dopo che nel 2000 aveva contribuito alla campagna democratica di Al Gore, già nel 2016 Bessent aveva fatto una prima donazione da un milione di dollari alla campagna elettorale di Trump, e tra 2023 e 2024 oltre a donare un altro milione è poi entrato direttamente nella sua squadra, appoggiando in particolare la sua agenda per il taglio delle tasse.  Suo è un «un piano 3-3-3» che punterebbe a una crescita economica del tre per cento, ridurrebbe il deficit di bilancio al tre per cento del Prodotto interno lordo e aumenterebbe la produzione nazionale di petrolio di tre milioni di barili al giorno. 

Bessent, in realtà, non voleva fare il finanziere, ma il militare. Negli anni Ottanta l’essere gay gli impedì di essere ammesso all’Accademia Navale degli Stati Uniti e, dopo la laurea alla Yale University, di entrare al Dipartimento di Stato. Ha appunto sposato l’ex procuratore di New York John Freeman, con cui ha due figli. Se ora confermato dal Senato, Bessent sarebbe il primo Segretario del Tesoro apertamente gay nonché il secondo Segretario di Gabinetto apertamente gay dopo Pete Buttigieg. Non è comunque l’uomo già legato a Soros più in alto nella gerarchia politica di un Paese. C’è infatti addirittura un primo ministro che iniziò la sua carriera politica grazie a una borsa di studio che Soros gli aveva dato: l’ungherese Viktor Orbán! Che però una volta al potere ha poi montato contro Soros una campagna durissima, facendo chiudere la sua università. 

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