Si muove qualcosa anche nel mondo bancario italiano ed europeo. Secondo fonti investigative, un importante istituto di credito ha decretato la chiusura dei conti correnti bancari di due realtà della galassia putiniana in Italia: Visione TV e l’associazione Vento dell’Est sarebbero infatti finite sotto la scure del monitoraggio bancario per aver sostenuto attivamente le politiche di invasione del Cremlino e la propaganda russa nel nostro Paese.
Su Visione Tv, testata giornalistica diretta da Francesco Toscano e vicina ad Democrazia Sovrana e Popolare di Marco Rizzo, che è anche casa editrice, l’alert sarebbe scattato dopo la pubblicazione del libro di Vladimir Putin “Le vere cause del conflitto russo ucraino” e per le numerose iniziative organizzate insieme a rappresentanti del governo russo in Italia.
Da sottolineare come Visione TV sia una delle casse di risonanza di numerosi propagandisti inseriti già in lista di provvedimenti pre-sanzionatori dall’Unione Europea e di come nel corso del tempo gli istituti di credito abbiano apportato una serie di linee di vigilanza per evitare di incappare in vicende sanzionatorie. C’è da ricordare come l’attuale ministro per gli Affari europei, Tommaso Foti, all’epoca capogruppo di Fratelli d’Italia, qualche mese fa difese Visione Tv con una interrogazione parlamentare per chiedere i motivi dell’oscuramento per una settimana dell’emittente da parte di YouTube.
Discorso analogo per l’associazione “Vento dell’est”, che sui social si distingue non solo per la celebrazione della dittatura di Putin ma anche per iniziative con i vertici delle rappresentanze diplomatiche russe, è un soggetto attivo di disinformazione nel nostro Paese. Svolgendo attività nei territori illegalmente occupati, è stata notata anche una movimentazione di contante e rapporti con entità sanzionate sul territorio russo, tra cui il filosofo e ideologo del Cremlino Aleksandr Dugin ospitato in una conferenza promossa dall’associazione a Lucca il 27 gennaio 2024 (in occasione della Giornata della Memoria).
“Vento dell’est” ha come figura chiave Lorenzo Berti, già candidato di CasaPound a sindaco alle elezioni comunali di Pistoia del 2017, e candidato in consiglio comunale nel 2022 con la Lega di Matteo Salvini. Durante quella campagna elettorale definì il 25 aprile «un lutto nazionale».
Berti inoltre lo troviamo ad Aprilia accanto ad Andrea Lucidi in un evento che suscitò molte polemiche e varie interrogazioni parlamentari, organizzato da Open Hub della Regione Lazio, finanziato dall’Unione Europea, dal titolo “Un ponte per la pace” che aveva la finalità di mettere in contatto gli studenti italiani con gli omologhi di una scuola della città di Lugansk, occupata da dieci anni dal regime russo. La Regione Lazio si dissociò dall’organizzazione dell’evento. Ora iniziano a dissociarsi anche le banche.