Camillo di Christian RoccaModelli americani – Peter Beinart per Max D'Alema

Il nuovo ministro degli Esteri Massimo D’Alema farebbe bene a leggersi il libro di Peter Beinart appena uscito in America. Si intitola “The Good Fight: Why Liberals – and Only Liberals Can Win the War on Terror and Make America Great Again”. Beinart ha poco più di trent’anni, fino a pochi mesi fa ha diretto il più influente e autorevole settimanale liberal di Washington, quel New Republic che negli anni di Clinton era la lettura obbligata per conoscere gli umori della Casa Bianca guidata dai Democratici. Beinart spiega perché la tradizione della sinistra liberale sia meglio attrezzata dei suoi avversari di destra per sconfiggere il fondamentalismo islamista e il terrorismo di Al Qaida. La passione liberatrice dell’America – racconta Beinart – è iscritta nel codice genetico della sinistra americana, più che in quello della destra. Sono stati i grandi presidenti liberal, da Wilson a Roosevelt, da Truman a Kennedy, da Carter a Clinton, a mettere al centro della propria politica la promozione della democrazia, la lotta antitotalitaria e il rispetto dei diritti umani.
Ampliare la comunità delle democrazie è sempre stato un dovere morale e un interesse nazionale per la sinistra americana. La sinistra italiana, invece, è stata antifascista, ma quasi mai antitotalitaria, a causa del predominio politico e culturale del Pci. Il partito di D’Alema da 12 anni ha abbandonato il comunismo ed è alla ricerca di nuove basi ideologiche moderne, liberali e di sinistra. Nel libro di Beinart ci sono.

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