Rome: C’era Una Volta A Roma from Red Bull Music Academy on Vimeo.
C’è stato un momento in Italia ed in particolare a Roma,
nel quale la fantasia e la creatività hanno raggiunto un apice,
un’eccellenza che poi, in seguito, non è stata più nemmeno sfiorata.
La percezione di una forma diversa dalle altre, originale,
frutto di una sintesi fra tecnologia e fantasia pura,
si manifestava in vari modi e in luoghi molto diversi.
l’Alfa Romeo di mio padre, le macchine con il design di Pininfarina,
la tv mi proponeva Carosello e i suoi siparietti ( fatti dai fratelli Taviani o da Olmi…)
ma anche Marcovaldo di Calvino con un Nanni Loi che letteralmente adoravo…
Bruno Munari in tv faceva i giochi per bambini,
Giocagiò mi divertiva con i testi di Gianni Rodari ma potevo sentire
anche la musica di Ferrio,di Morricone, di Pino Calvi e scivolare poi felice
in quella di A.B. Michelangeli e del “matto” Gould
oltre che del “mostruoso” Mingus, Gargantua sbuffante e travolgente..
La sigla di Giocagiò con le immagini di Luzzati e la musica di uno ignoto “stravinskiano”..
Il fenomeno di una creatività diffusa a 360°, si è manifestato con il design,
la letteratura, le scoperte scientifiche
( la Carnitina del recentemente scomparso Claudio Cavazza) ,
ma anche attraverso forti intuizioni creative legate ai nuovi i media,
Cinema e Tv, che in un periodo particolare, diciamo fra la fine degli anni 50
alla prima metà dei 70, hanno raggiunto lo Zenith.
Il famoso premio dato agli oggetti del Made in Italy
attraverso il Compasso d’Oro-Adi
esemplifica il concetto.
A Milano, la mostra della Pelanda ha messo in luce l’importanza del lavoro
di Sottsass, di Zanuso, di Castiglioni.
A me, è toccato un compito analogo ma in un altro campo della creatività del periodo,
la musica da film.
Mentre dirigo la Civica di Milano
La Red Bull Music Academy mi ha commissionato, attraverso il direttore artistico David Nerattini
che ha creato l’evento, il compito di trascrivere e riorchestrare dal vinile,
ventidue composizioni di musicisti dell’epoca;
alcuni, come Bruno Nicolai o Carlo Savina
sono purtroppo dimenticati, ma Nerattini, li ha ritenuti essenziali per ripercorrere
una ideale storia del cinema di “genere”, un filone d’oro che , oltre ad essere
stato fonte di notevoli guadagni economici per le maestranze tutte del Cinema italiano,
che all’epoca era una vera e propria industria a tutti gli effetti, ha avuto il merito di “formare”
alcune delle menti più brillanti della musica italiana come Morricone e Bacalov.
E’ grazie al cinema di genere, officina creativa che negli anni 60/70 era aperta giorno e notte,
che fu possibile percorrere la strada che li ha portati all’Oscar.
Officina piena di operai del calibro di Chet Baker, con Umiliani, Gato Barbieri, con Morricone e Bertolucci,
Oscar Valdambrini, con.. tutti.
In quel periodo il nostro cinema andava molto bene e si vendeva ovunque..
magari a volte anche grazie ad un comune escamotage, come cambiarsi
il nome con uno pseudonimo americano..
Ennio Morricone aka Leo Mitchell..o Terence Hill e Bud Spencer..
Piero Piccioni
Tuttavia, è stato il “genere”, che ha reso esportabile il tutto.
In questo specifico progetto ho avuto il compito di trascrivere
e arrangiare quattro filoni principali:
il Poliziottesco, il Western, la Commedia e l’Horror..
Alcuni brani sono completamente sconosciuti ma hanno
il seme di una creatività libera dai condizionamenti.
Altri sono anche non pazzeschi ma hanno un respiro
intrigante e una freschezza spiazzante, mista ad ingenuità
e a volte ad una dose di cattivo gusto, molto apprezzato dai Dj di oggi.
Mi sono chiesto perché all’epoca si è realizzata musica di così grande impatto..
cosa c’era che oggi non c’é.
Di certo all’epoca non vigeva alcuno stretto controllo da parte dei produttori che ,
anzi, stimolavano o più realisticamente non si curavano affatto della musica del film.
Monicelli mi disse che Umiliani gli portava le musiche e lui le montava.. <.. tanto andavano bene ...>.
E comunque erano tempi di grande sperimentazione e quindi la “novità” era ricercata e pretesa.
Da qui l’innumerevole serie di “M” così si chiamano le sezioni singole, le scene dei film,
che furono prodotte all’epoca..
in quei fatidici 10/15 anni di grande libertà creativa.
Piccioni supercool
Nel 1987, fondai la mia orchestra Trombe Rosse,
che ripercorreva la musica della tv della mia infanzia..
quindi la scelta che questa multinazionale ha fatto
è stata giustificata dalla mia competenza specifica nel campo.
le Trombe di Trombe Rosse
In questo caso, la cosa curiosa è che in realtà i brani,
essendo stati finalizzati ad un uso filmico, non hanno durate lunghe…
non più di 1 minuto e 30 secondi..
il grande Bruno Nicolai
Mi si è posto subito un problema: come non alterare l’essenza del brano
mantenendone la coerenza stilistica, per renderlo suonabile da un’Orchestra…
Per ovviare a questo problema, mi sono rifatto alle tecniche compositive
del periodo, che ho studiato a fondo anche con Pete Rugolo,
il mio maestro di arrangiamento americano.
Quindi, con le “cellule staminali” del brano stesso, e cioè melodia, armonia e ritmo,
ho sviluppato alcune premesse presenti nel tema, evolvendole e
dandogli un valore tematico.
Il risultato si sentirà dal vivo il 4 ottobre all’Auditorium Parco della Musica.
L’orchestra che ho assemblato è formata dalle tipiche sezioni utilizzate nel periodo..
Archi, Fiati, Ritmi.
Non vi sono computer o tecnologie di sorta a parte le chitarre elettriche e l’Hammond,
all’epoca, strumenti rivoluzionari…
Bosso con la mia Orchestra al Sistina
In tutto questo lavoro, risalta un elemento fondamentale:
la libertà assoluta che questi Maestri ebbero di giocare con i “generi” musicali,
rilanciandone le peculiarità e in modi assolutamente innovativi, trasformandoli.
Se dovessi riferire i modelli a cui questi compositori si sono rifatti, direi che ad esempio Umiliani
e Piccioni si sono ispirati a Bill Holman, a Russell Garcia, a Nelson Riddle ma anche molto ad Ellington..
L’argentino Luis Enriquez Bacalov era molto trendy all’epoca, visto che in qualche modo, il suo stile,
jazzy e funkeggiante, era assimilabile a quello di Lalo Schifrin, suo conterraneo..
Mentre invece Morricone, genio assoluto oltre la musica da film e in senso universale,
ha implementato nelle sue sperimentazioni tutte le esperienze di Nuova Consonanza,
in cui militava come “trombista”…
Va detto che un compositore italiano degli anni 50, aveva serie difficoltà a
formarsi un linguaggio jazzistico vista l’assenza di manualistica relativa al tema in questione…
poteva accedere alle poche partiture del jazz americano disponibili e quindi aveva mezzi molto limitati..
ma i nostri musicisti supplivano a questa mancanza con un alacre lavoro di trascrizione dai dischi.
Petra Magoni
La sensazione di libertà assoluta di sperimentazione fuori dai canoni,
sospinse il nostro approccio oltre la prevedibilità della musica da film del periodo..
infatti oggi, molti Dj, assetati di sangue creativo fresco, vanno a cercare ispirazione
e campionamenti proprio da questi film di genere..
il nostro Dj Stile
I fratelli Reverberi sono stati gratificati dal successo internazionale di Crazy ,
che ha usato il loro campionamento per sostenere la traccia.
Noi, martedi, proporrema la versione originale dandone l’esecuzione ad
uno dei massimi virtuosi della tromba internazionale, Andrea Tofanelli.
Andrea Tofanelli
Una cosa a cui tenevo particolarmente, era riproporre la figura del grande virtuoso, il fuoriclasse con la tromba “d’Oro”..
questa figura, esemplificata da Nini Rosso ad esempio, fa parte della cultura dell’epoca e va ricordata in un progetto di questo tipo.
Dino Piana
Gli altri solisti che impersonerammo i miti trattati, saranno Dino Piana, grande veterano del Jazz italiano,
Fabrizio Bosso che impersonerà il giovane Chet Baker in una smagliante e visionaria versione di Smog,
che ripropongo esattamente come l’ha realizzata Umiliani, Petra Magoni e Ferruccio Spinetti
che giocheranno con “La Spirale “ di Piccioni e Bardotti, un esilarante inno alla libertà sessuale,
Giuliano Palma che canterà Django, la canzone dell’omonimo film di Corbucci di cui sta facendo
il remake proprio in queste ore, Quentin Tarantino
e una serie di chicche che sveleranno brani in alcuni casi molto “progressive”
come le tracce di Gaslini per Profondo Rosso
e le musiche Bondiane di Nicolai con la fischiatrice Elena Somaré…
Credo che sia necessario mantenere una memoria di questo sfolgorante periodo,
che ha toccato molti campi della creatività, applicata al mercato.
Tracklist
“Mark il poliziotto” by Stelvio Cipriani
From the movie “Mark il poliziotto” (1975)
“Montreal Non Stop” by Luis Enriquez Bacalov
From the movie “L’ultima chance” (1973)
“Corsa Mortale” by Peppino De Luca E I Marc 4
From the movie “L’uomo dagli occhi di ghiaccio” (1971)
“Suspance And Flashback” by Alessandro Alessandroni
From the movie “Sangue di sbirro” (1976)
“Città Violenta” by Ennio Morricone
From the movie “Città Violenta” (1970)
“L’uomo con l’armonica” by Ennio Morricone
From the movie “C’era una volta il West” (1968)
“I Crudeli” by Ennio Morricone
From the movie “I Crudeli” (1967)
“Django” by Luis Enriquez Bacalov
From the movie “Django” (1966)
“Nel cimitero di Tucson” by Gianfranco e Gian Piero Revererbi
From the movie “Preparati la bara” (1968)
“Smog” by Piero Umiliani
From the movie “Smog” (1962)
“Gassman Blues” by Piero Umiliani
From the movie “I Soliti Ignoti” (1958)
“Upperseven: L’uomo da uccidere” by Bruno Nicolai
From the movie “Upperseven: L’uomo da uccidere” (1966)
“Spiral Waltz” by Piero Piccioni
From the movie “La decima vittima” (1965)
“2968” by Carlo Savina
From the movie “La scuola delle vergini” (1968)
“Robodog” by Ennio Morricone
From the movie “L’Umanoide” (1979)
“La terrificante notte del demonio” by Alessandro Alessandroni
From the movie “La terrificante notte del demonio” (1971)
“7 Note” by Franco Bixio,Fabio Frizzi e Vince Tempera
From the movie “7 Note in nero” (1977)
Profondo Rosso Medley:
“School At Night (intro)” by Giorgio Gaslini
From the movie “Profondo Rosso” (1975)
“Mad Puppet” by Goblin
From the movie “Profondo Rosso” (1975)
“Deep Shadow” by Giorgio Gaslini
From the movie “Profondo Rosso” (1975)
Massimo Nunzi
Orchestra director Massimo Nunzi started his career as a jazz trumpet player leading many groups and big bands and recording extensively. As an award-winning composer and arranger he has written for theatre, ballet, cinema and TV, and is the author of many books on music including the very successful Great History of Jazz series for Espresso magazine.
David Nerattini
Artistic director for this project, and one of Rome’s finest assets in the field of crate-digging, David Nerattini has been excavating forgotten library, funk and soundtrack gems in Superfly magazine (with his editorial cohort Silvia Volpato) for over a decade now. As a musician, he blessed with his production skills hip hop acts (like Colle Der Fomento), Italian pop stars (Raf), big band extravaganzas (Orchestra di Piazza Vittorio). Plus, he hosts a regular show on RBMA radio, packed with exotic vinyl obscurities.
Sean Martin
Born in South Africa but relocating early to Milan, Sean Martin is one of the true pioneers of hip hop culture in Italy. A well respected MC, and equally gifted as DJ, writer and breaker, he played a pivotal role in the growth of the culture nationwide. But that doesn’t tell it all: he showcased his vocal abilities as a soul singer in the project Smoke, though recently he’s devoted himself to digital graphics, tightly collaborating with calligrapher maestro Luca Barcellona.
Luca Barcellona
Luca Barcellona is a celebrated graphic designer and calligrapher, whose personal mission is to revitalise the use of historic calligraphy techniques in modern media and street art. He teaches calligraphy with the Associazione Calligrafica Italiana and has presented his angular, scripted lettering at exhibitions like ‘Oscuro Scrutare’ in Milan, the project ‘Some Type of Wonderful’ in Melbourne, and ’Don’t Believe the Type’ in The Hague.
Dino Piana
Synonymous with the 60s Italian hard-bop scene to which he was a prolific contributor, Dino Piana is best known for his high-speed trombone flourishes with the Basso-Valdambrini Sextet, as well as his appearances on numerous sought-after 70s soundtrack and library recordings, such as Piero Umiliani’s ‘Today’s Sound’ and the cult Gianni Ferrio horror score ‘La Morte Accarezza A Mezzanotte’.
Fabrizio Bosso
Fabrizio Bosso is a bonafide jazz trumpet superstar, a prodigal graduate of Turin’s Conservatory Giuseppe Verdi, and one of the most technically impressive trumpet players in the world. Earning a world-wide reputation at a young age, he has toured with George Russell and Steve Coleman, won numerous awards with his quintet, and recorded albums with labels such as Blue Note, Philology and EMI, among others.
Massimo Moriconi
Bassist Massimo Moriconi is an award-winning bassist, responsible for writing huge chunks of Italian jazz history as bass player for Mina and Armando Trovajoli, among others. He is also an avid teacher of improvisation and technique at the Music University Rome.
Giuliano Palma aka The King
Giuliano Palma aka The King, is a ska, reggae and pop singer from the group Casino Royale, who has also received widespread acclaim for his solo work and with his band the Bluebeaters. He has been featured on a multitude of albums, and been awarded several gold discs dating back to his first release in 1988.
Petra Magoni
Classically trained singer Petra Magoni is a vocalist whose voice crosses many different styles, from rock to jazz to opera. Gifted with remarkable technique, she specialized in music from an early age, and actively teaches in seminars on improvisation and harmonic singing. As well as her solo albums, she has also collaborated with Ferruccio Spinetti for their award-winning project, Musica Nuda.
Ferruccio Spinetti
Bassist Ferruccio Spinetti toured extensively as part of the rhythm section of Orchestra Avion Travel before starting the Musica Nuda project with collaborator Petra Magoni. So far, the group has released six widely successful albums that interpret well-known Italian songs in a deep, minimal and jazz-drenched style.
Enrico Zanisi
The young pianist Enrico Zanisi graduated from the Conservatory L’Aquila as a classical pianist before discovering jazz and winning a scholarship to study at Berklee College of Music in Boston and Manhattan School of Music’s Faculty of Jazz program. He continues to receive awards for his solo and trio works, and continues to explore the timbres between classical composition and jazz improvisation.
Andrea Tofanelli
Lucca-born Andrea Tofanelli was already working with professional groups at the tender age of 14 before graduating from Instituto Musicale Pareggiato L. Boccherini in Lucca. As well as his classical training, he has worked with jazz musicians like Maynard Ferguson, Dee Dee Bridgewater, and Kenny Wheeler, in addition to other musical luminaries like Kid Creole, Gloria Gaynor, Burt Bacharach and George Michael.
Daniele Tittarelli
Roman alto sax-player Daniele Tittarelli started playing quite early, and quickly became one of the most active jazz musicians of the new Italian scene. After winning the Best Soloist Award at the Avignon Festival in 2000 he has gone on to a recording career, releasing the critically acclaimed ‘Jungle Trane’ album.
Gunnlaug Thorvaldsdottir
Icelandic Gunnlaug Thorvaldsdottir is a singer by nature, already making sounds and “talking” to birds at the age of 3. Later she gained national attention for her vocal abilities, appearing on radio and TV. Gunnlaug was resident at Benetton’s laboratory Fabrica where she made her CD ‘Survival Machines’. She has written music for films and theater as well as performing at locations such as Centre Pompidou.
DJ Stile
Turntablist DJ Stile, renowned for his soundtrack-laden crates and skillful chopping of movie scores and dialogue, is an original founding member of the hip hop community Rome Zoo. DJ Stile has also worked with groups such as La Comitiva, Frankie HI-NRG MC, Neffa and Tiromancino.
Silvano Chimenti
A prolific sessionist and composer, Chimenti’s distinctive fuzz guitar tones underpinned soundtracks like Ennio Morricone’s ‘My Name Is Nobody’ and Piero Umiliani’s ‘La Legge Dei Gangsters’. He co-wrote the popular score to moody crime thriller ‘Milano Violenta’ with Enrico Pieranunzi under the alias Pulsar Music Ltd, and his psychedelic library cuts like ‘Contrazioni’ and ‘Aromi Esotici’ remain some of the most sought-after records of the era.
Juan Carlos Zamora
Juan began studying violin aged six years old, and at 19 began directing the local orchestra in his hometown of Cienfuegos, Cuba, after graduating from the National School of Art in Havana. Since then he has collaborated with famous Italian pop artists like Gabriella Ferri, Franco Califano, Pino Daniele, Rita Rondinella, and Tullio De Piscopo. A versatile multi-instrumentalist, he is renowned for his skills on mandolin, piano, and harmonica.
Fabrizio Aiello
A consistent career as a percussiont that’s thirty years long, made even more precious by collaborations with stars such as Paquito D’Rivera, Danilo Perez, Randy Brecker, Tony Scott just to name a few, and by projects that range from film scores to teaching, not to mention incidentally his solo releases (“Mambostar”, on Regroovable Jazz label).
Egidio Marchitelli
Guitarist and arranger Egidio Marchitelli is often seen on Italian television, with his distinctive sound backing singers like Jose Feliciano and Dionne Warwick. He collaborates with some of the greatest exponents of Italian jazz, like Renato Sellani and Massimo Moriconi, and plays regularly with the well-known actress Annamaria Barbera Sconsolata at the most prestigious opera houses in Italy.
Elena Somarè
If there’s one element that typifies Ennio Morricone themes like ‘A Fistful of Dollars’, it’s the ghostly whistle, immortal sound of the lonely wild west. Elena Somare is one of the most gifted whistlers around, and has documented her obsession on the website Il Fischio Magico, The Magic Whistle. As well as this talent, she has directed a bestselling jazz documentary series and exhibited her photography worldwide.
Giovanni Giorgi
Award-winning drummer from an early age and Berklee scholar, Giovanni Giorgi teaches at the CPM school in Milan, and has performed with a huge and diverse range of names from jazz to pop, from Carl Anderson to Ricky Martin. His latest project The Plug with Andrea Lombardini reflects his interest in electronic experimentation, combining his roots in bebop and funk with cutting edge sound design.
Andrea Biondi
Andrea Biondi is a popular name on the Italian jazz circuit, and plays regularly in groups like Squintet with Elvio Ghigliordini and Paolo Tombolesi, or in his trio outfit with Sandro Ferrera and Paolo Grillo. His lyrical phrasing is reminiscent of vibraphone greats like Johnny Lytle and Gary Burton, and he counts Horace Silver amongst his key influences.
Elvio Ghigliordini
You can well find Marco Postacchini in tv or musical orchetras (“Cats”), but his cv and his love for music speak jazz first: collaborations with jazz giants like John Taylor, Peter Erskine, Kenny Wheeler, continuous relationships with the best Italian jazzists, various projects nurtured throughout the years starting with those that feature him as band leader: the Marco Postacchini Octet and MP’s Jazzy Brunch.
Marco Postacchini
Ci sono le presenze nelle orchestre delle prime serate Rai o in quelle dei musical, il curriculum e l’amore per la musica nel caso di Marco Postacchini parlano anche e soprattutto il linguaggio del jazz: collaborazioni con giganti come John Taylor, Peter Erskine, Kenny Wheeler, continue frequentazioni coi migliori jazzisti italiani, vari progetti costruiti negli anni a partire da quelli che lo vedono come leader: Marco Postacchini Octet ed MP’s Jazzy Brunch.
Marco Guidolotti
A globetrotter: his talent as intrumentalist brought him to play in places like Montreal, Ottawa, Ankara, Bogota, Tabarqa, plus various European capitals. An eclectic musician: he alternates collaborations with tv big bands and those with the main stars of Italian jazz music. One who’s faced the legends: he shared the stage both with Ennio Morricone and Armando Trovajoli.
Colle Der Fomento
Jake La Motta and Masito Fresco formed rap group Colle Der Fomento in the mid-nineties, and are infamous with Roman hip hop heads for their hardcore lyrics and crate-dug beats, an Italian take on the boom-bap favoured by Showbiz & AG, Cypress Hill and The Beatnuts. Their breakthrough albums ‘Odio Pieno’ and ‘Scienza Doppia H’ are packed with hard-hitting grooves and colourful rhymes.
The Orchestra
Violins
Prisca Amori (Lead), Marcello Sirignano, Eunice Cangianiello, Andrea Cacopardo, Marco Quaranta, Elvin Dhimitri, Vanessa Cremaschi, Juan Carlos Albello Zamora, Fabio Acone, Laura Lungu, Valentina Macioti, Silvia Vicari
Violas
Gabriele Croci (Lead), Raffaele Schiavone, Anna Rollando, Gaia Orsoni
Cellos
Luca Pincini (Lead), Giovanna Famulari, Claudia Della Gatta
Double Bass
Maurizio Turriziani
Vocalists
Bruno Corazza, Stefano Fresi, Stefania Del Prete, Cristiana Polegri
Trumpets
Andrea Tofanelli (Lead), Settimio Savioli, Sergio Vitale, Mario Caporilli
Saxes & Woodwinds
Massimiliano Filosi (Lead), Daniele Tittarelli, Marco Postacchini, Marco Guidolotti, Elvio Ghigliordini
Trombones
Enzo De Rosa (Lead), Roberto Schiano, Rosario Liberti, Luca Giustozzi
Mallets
Andrea Biondi
Latin Percussions
Fabrizio Aiello
Guitars
Silvano Chimenti, Egidio Marchitelli
Electric And Double Bass
Massimo Morriconi
Piano And Keyboards
Enrico Zanisi
Drums
Giovanni Giorgi
Sound Engineer
Ascanio Cusella