ANTICHE FERROVIE CALABRO-LUCANE
ALACA
Sono rari ed interessanti questi dischi e sono coraggiosi i musicisti che dedicano la loro vita
alla realizzazione degli stessi, superando immense difficoltà produttive.
All’ascolto, ho avuto una sensazione di appartenenza ancestrale a quei suoni
e a quei luoghi e ho percepito una fibrillazione profonda, una sollecitazione inaspettata,
proveniente da una parte della mia corteccia cerebale che , a sensazione,
mi dava emozioni molto antiche, sopite ma risvegliate dal suono.
Se, come me, vorrete vivere una emozione intensa e profonda,
sentire brividi di appartenenza e “deja vù” di intensità sorprendente,
apprestatevi all’ascolto del lavoro in questione, con un bicchiere di vino e un formaggio di quelle terre.
Io l’ho fatto e ho avuto una sensazione davvero potente…
premetto che non mi sono scolato la bottiglia ma ho sorseggiato il vino,
un Cerasolo di Scilla e sbocconcellato il formaggio, un caciocavallo un po’ stagionato,
ascoltando le musiche profumatissime di Alaca , nella penombra del mio studio.
Musiche potentissime, piccanti come il peperoncino calabrese e profumate come i salumi del posto.
In effetti la stessa esistenza di una cultura alternativa a quella dominante e monopolizzata
da una matrice di approccio fondamentalmente anglosassone, minaccia di far sparire tutto il resto e io,
come molti altri, ho a cuore le diversità e le forme alternative a quelle dominanti.
Staiti
Come preziosi prodotti “Dop”, questi lavori mantengono viva una tradizione che ormai sta scomparendo.
Saluto con intensa ammirazione Ettore Castagna che da molti anni
porta avanti un discorso di ricerca molto preciso e appassionato.
Fondatore del gruppo Re Niliu ne è stato una delle figure di riferimento
per tutto il percorso di questa storica band (1979 – 2002).
In anni più recenti Ettore Castagna ha proposto il gruppo Nistanimera (2002 – 2008),
un originale percorso sulla musica più “usu anticu” dei greci di Calabria e di Puglia.
In Antiche Ferrovie Calabro-Lucane i nuovi compagni di viaggio sono strumentisti
e ricercatori di talento nel mondo etnomusicale meridionale:
Domenico Micu Corapi dalla voce ancestrale e postmoderna,
insieme Giuseppe Ranieri continuatore di una vera e propria dinastia
di leggendari suonatori a chiave delle Serre catanzaresi
e Gianpiero Nitti, (autentico milanese di Matera) attento ripropositore
del suono calabrese e lucano all’organetto.
Gli strumenti sono necessariamente quelli del mondo contadino e pastorale di quest’area:
zampogna a chiave, ciaramella, lira, chitarra battente, rullante e grancassa.
Il sound è antico, evocativo e contemporaneamente divertente e coinvolgente.
Questo dice Castagna a proposito del suo lavoro:
Suoniamo usu anticu ma siamo uomini di oggi.
Vogliamo rappresentare un viaggio, i trenini a scartamento ridotto delle ferrovie regionali Calabro-Lucane.
Linee marginali, percorrenze lente fra boschi, fiumare, timpe. Periferie rese disabitate dall’emigrazione
ma pure angoli di resistenza di una diversità culturale. Fra le pieghe della memoria contadina
c’è un repertorio affascinante e poco conosciuto che è quello delle montagne al centro della Calabria:
dallo Zomero,alle Serre, alla Sila. Quello è il nostro viaggio. Noi siamo tre calabresi e un lucano.
Ma siamo pure del Nord…
Milano, Bergamo, Torino, Alba. La vita di tanti meridionali è nell’emigrazione e questo riguarda anche i musicisti.
La memoria e la nostra storia ci appassionano, la nostalgia meno.
La diversità culturale è un’occasione di musica e di allegria qualsiasi sia l’orizzonte che ci ospita e la casa che ci accoglie.
Il gruppo Antiche Ferrovie Calabro-Lucane è nato nel 2009 su un progetto di Ettore Castagna,
musicista e ricercatore nonché protagonista di precedenti importanti esperienze in ambito etnoacustico.
Il CD vede la partecipazione, come ospite, dello storico cantante del Re Niliu, Salvatore Megna.