La fanfara freneticaBear speaks out! Il numero Uno del jazz europeo dice la sua a Linkiesta

Francesco Bearzatti ce l'ha fatta.. Dopo la vittoria nel Top Jazz Francese Bearzatti, detto "Bear", è uno dei più apprezzati musicisti italiani e la sua carriera si sta espandendo a livello intern...

Francesco Bearzatti ce l’ha fatta..
Dopo la vittoria nel Top Jazz Francese Bearzatti, detto “Bear”,
è uno dei più apprezzati musicisti italiani
e la sua carriera si sta espandendo a livello internazionale, con una rapidità sconcertante.

Intervista senza pudore, gioco puro e fantasia..
Godetevela

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1

Francesco da bambino

Vispo, birichino e bugiardo. All’ asilo ho sperimentato la prima forma di palcoscenico, il banco.
Mi ci facevano salire in piedi perché intrattenessi tutti con barzellette e storie molto spesso inventate sul momento.

2

Francesco e i giocattoli

Non ne ho avuti molti. Non sono stato viziato. Sognavo la macchina a pedali ma non l’ho mai avuta.
Quando ho capito che dai miei non avrei mai potuto aspettarmi certe cose,
ho cominciato a procurarmele da solo con qualche sorta di esproprio proletario a danno dei miei compagni di giochi.

foto di Francesco BARNI

3

Francesco e la scuola

Ero bravo ma svogliato. In classe facevo a gara con Licinio Del Bianco per finire il più’ velocemente possibile i compiti,
così da potermi dedicare all’ozio e alla sobillazione di tutta la classe.
Accadeva, così, che fossi spesso in bagno o che mi cacciassero fuori dall’aula.

4

Francesco e i suoi genitori

Non ci siamo mai capiti veramente, pero’ li ringrazio per il talento
che mi hanno trasmesso e per la pazienza che hanno avuto.

5

Francesco e Fausto Papetti e Johnny Sax

Li ho ascoltati da piccolo. Quando giocavo nelle macchine dei clienti di mio padre,
accendevo sempre la radio e a volte rimanevo paralizzato dalla musica.
Se trovavo cassette che mi piacevano le portavo a casa e ci suonavo su fino a impararle a memoria.
Le copertine di Papetti, non so perché, le ricordo ancora oggi..

foto di Francesco BARNI

6

Francesco e la televisione

Non ce l’ho. Ritengo che sia usata come strumento di controllo e propaganda.
Quando la vedo accesa nei luoghi pubblici mi innervosisce, vorrei prenderla a pedate immediatamente.
Inoltre, proprio in televisione, il pochissimo jazz che si ascolta è solo intrattenimento,
a mio avviso il peggio che questo genere musicale possa offrire.

7

Francesco e il jazz

Francesco e il Jazz si amano ma alle volte hanno bisogno di tenersi alla larga.

Sono molto legato al Blues, è il punto fermo da cui parto per arrivare in qualsiasi altro luogo musicale,
che sia il Rock, il Funk, il Free o la Canzone. Provo autentico godimento quando suono e non voglio
che mi si diano limiti, barriere, tantomeno etichette.

8

Francesco e l’ambizione

Sono ambizioso al punto giusto.

foto di Francesco BARNI

9

Francesco a Parigi

Un bel luogo dove essere artisti.

10

Francesco e il Cinema

Adoro andare al cinema a qualsiasi ora, anche da solo.
A Parigi ci sono spettacoli anche in tarda mattinata o nel primo pomeriggio dei giorni feriali.
Anche se fuori c’è ancora la luce del sole, in quelle sale si spengono le luci e la magia ha inizio.

Adoro i film di Wilder, Allen, Hitchcock, De Sica, Monicelli, Linch, Van Sant (
che spesso affronta il tema dell’adolescenza a me molto caro ) e tantissimi altri ancora.
Non è un caso che sia appena uscito un mio lavoro ispirato appunto al cinema, intitolato “Move is”, con Thierry Peala e Bruno Angelini.

11

Francesco e Tinissima

E’ la mia band. Quattro artisti con una lunga gavetta alle spalle, pronti a qualsiasi provocazione musicale.
Quando siamo sul palco è fuoco a volontà, divertimento, emozione, liberazione e catarsi .

Quando siamo in tournée ci divertiamo moltissimo, giochiamo, scherziamo, ragioniamo…

Que Viva Tinissima!!

12

Francesco e l’Italia

Con il governo Monti abbiamo perso l’occasione di fare la rivoluzione. Lo so, sono solo parole le mie
ma forse sarebbe stato meglio che la situazione degenerasse del tutto per fare piazza pulita
una volta per tutte e ricominciare da capo e non rimanere ancora ostaggio di mafia, lobbies, multinazionali e Vaticano.

13

Francesco e la Crisi

La crisi è la scusa per qualsiasi scelleratezza sociale. Tagliano, riducono,
tassano e tartassano sempre e soprattutto istruzione e cultura.
La crisi dovrebbero pagarla quelli che l’hanno provocata e le banche che ci hanno sempre marciato.
Dobbiamo lottare perché cambino le regole ma le armi di distrazione di massa sono sempre più’ efficaci e diffuse.

14

Francesco e gli animali

Mi piacciono molto. Ora che sono sempre in giro non ne posso tenere
ma solitamente mi diverto molto a giocare con loro, soprattutto con i gatti.

15

Francesco dove va?

Francesco segue l’istinto. Fa tanti errori, combina casini ma gli
succedono anche tante cose bellissime. E le racconta soffiando.

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