Un esempio di come l’Italia del boom economico,
fosse aperta alla sperimentazione,
viene da un corto sperimentale di Enzo Nasso, ritrovato e pubblicato su You Tube:
“Tromba Fredda”
Enzo Nasso fu un motore creativo importante quanto dimenticato, della scena artistica romana,
ed insieme a molti altri giovani dell’epoca, allineò la produzione sperimentale
e creativa italiana a quella francese ed anglosassone.
Lo fece attraverso un lavoro di diffusione capillare di scritti ma anche attraverso esperimenti
realizzati con varie tecniche, pittoriche e cinematografiche.
Nasso
Era il periodo degli artisti di Piazza del Popolo, di Mambor e del suo “fiato d’artista”,
di Pino Pascali, di Mimmo Rotella, e della Nuova Pesa di Marchini, dell’Attico di Sargentini,
di Pasolini e delle sue “sperimentazioni”, di De Dominicis e di Kounellis nonché di Fellini..
un periodo molto lontano da oggi.
In quel momento si realizzò un momento particolarmente felice e creativo,
che diede moltissimi frutti artistici al Mondo.
Ne parlammo in un precedente post riguardante la musica dei film di “genere”.
In questo “corto”, girato in 35 mm e custodito dal Centro Sperimentale di Cinematografia-
Cineteca Nazionale, Nasso descrive, con tecniche di montaggio “nuove” e ispirate ai movimenti artistici dell’epoca, la giornata di un musicista border-linenella periferia degradata di una grande città industriale.
Emerge un Chet ” attore” che convince e dà l’esatta misura delle sue potenzialità espressive,
anche oltre la musica.
Fa tristezza pensare che un personaggio come Nasso, oggi sia completamente dimenticato.
Nasso nasce a Taurianova (Reggio Calabria) nel 1923.
Il padre, cittadino americano, aveva combattuto con l’esercito statunitense prima di stabilirsi nella cittadina calabrese.
Poeta, scrittore, artista e cineasta, si stabilisce a Roma e, dopo il liceo, vive il fermento artistico di via Margutta, conosce e collabora con Antonio Del Guercio, Giulio Turcato e Emilio Vedova.
Per oltre cinquant’anni svolge un’intensa attività di giornalista; cura e poi dirige la terza pagina del “Giornale della Sera”, facendosi promotore dei movimenti dell’avanguardia artistica del dopoguerra.
Nel 1948 pubblica il suo primo libro di poesie, Paura dello spazio, e nel 1950 sposa Eugenia, figlia del noto artista Cipriano Efisio Oppo. Dal 1951 al 1955 cura la terza pagina di “Momento Sera”. Nel 1952 comincia a girare documentari: ne produrrà un migliaio, fino al 1973, di cui centocinquanta dedicati a artisti, tra cui Antonio Vangelli, Giulio Turcato, Pericle Fazzini e Mimmo Rotella.
Nel 1961 fonda il Laboratorio di ricerche cinematografiche, fornendo singolari apporti alla crescita di registi e attori dell’underground italiano come Mario Gallo, Camillo Bazzoni, Romano Scavolini. Solo negli anni novanta si dedica pienamente all’attività artistica, realizzando sculture, vignette, pitture, collage e diverse edizioni di grafica d’arte.
È scomparso a Roma nel 2003.
Le sue opere sono state esposte in numerose mostre collettive: Il ritratto. Le radici artistiche e culturali dell’Europa (2005), La scuola di Roma (2006), Donne (2006), L’incarnazione del colore e la scrittura della luce (2007), presso il Museo della Villa San Carlo Borromeo, e la grande mostra Tesori dell’Italia alla Chongqing Planning Exhibition Gallery, a Chongqing, in Cina (2007).
Con Spirali ha pubblicato la raccolta poetica Poesie (1999), il romanzo Buonasera, buonasera (1999), i libri d’arte L’arte (1999), Marcel Duchamp, Enzo Nasso a cura di Roger Dadoun (2001), la raccolta di Annalisa Saccà Enzo Nasso. Saggi critici (2004), il libro d’arte Arte e invenzione. La scrittura (2009).