Stasera a “Jazz a Nota Libera” parliamo di gruppi “progressive” anni 70 ed incontriamo dal vivo una band seminale del periodo: Spirale.
Spirale, insieme ad un manipolo di altri gruppi dell’epoca,
iniziò a creare quell’etno jazz/rock che ora è diventato un linguaggio comune e diffuso ovunque.
Furono fra i primi.
Altri gruppi come il Perigeo, Toni Esposito con Rosso Napoletano e gli arrangiamenti di Paul Buckmaster, che nello stesso periodo lavorava con Davis e che Renato Marengo coinvolse negli arrangiamenti,
Senese e Napoli Centrale, Banco, Area, furono motori trainanti di una riscossa creativa
che l’Italia non ha più espresso da allora…
Il nucleo principale di Spirale ruota attorno al batterista Giampaolo Ascolese,
al contrabbassista Peppe Caporello,al sassofonista (molto sottovalutato) Giancarlo Maurino e al trombettista Gaetano Delfini e al flautista Nicola Stilo che poi suonò per un decennio con Chet Baker.
All’epoca in cui si formarono gli Spirale furono subito notati e ebbero notevoli riscontri critici.
L’atmosfera che creavano era “panica” e come molti dei “collettivi” che si esprimevano in quel momento, gli Spirale creavano un’atmosfera di convolgimento che affascinava il pubblico dell’epoca.
Non dimentichiamo che ad Ostia si teneva nello stesso momento il “Festival dei Poeti”
o che a Umbria Jazz si andava in tenda e si fruiva dei megaconcerti all’aperto,
spesso contestando e salendo sul palco a fare appelli politici o dichiarazioni “artistiche”.
Spirale ha realizzato un nuovo disco e stasera, Michele Ascolese ci racconterà suonando,
alcuni momenti importanti della musica italiana che, insieme a Spirale, ha vissuto.
Quello fu certamente un periodo di estrema creatività, che non si è mai più ripetuto.
Per collegarsi in streaming:
http://tunein.com/radio/Teleradiostereo-Due-907-s92647/
Dalle 22 alle 24,30