La fanfara freneticaJohn McLaughlin.. è il momento di riconoscerne la grandezza…

Il Jazz americano degli anni 60 deve moltissimo alla "Swingin'London " e al Rock inglese.. Proprio attraverso dei musicisti inglesi come Dave Holland, scoperto per caso al Ronnie Scott di Frith Str...

Il Jazz americano degli anni 60 deve moltissimo alla “Swingin’London “
e al Rock inglese..
Proprio attraverso dei musicisti inglesi come Dave Holland,
scoperto per caso al Ronnie Scott di Frith Street,
il “Divino” Miles ha potuto impadronirsi di quei suoni diversi
che hanno connotato la sua musica da “In a Silent Way ” in poi..

John McLaughlin, Dave Holland, Michael Gibbs, Ian Carr, Jack Bruce,
Kenny Wheeler (canadese in origine), i Soft Machine e moltissimi altri,
hanno potuto implementare le loro intuizioni,
legate ai nuovi suoni del rock, nel jazz post-modale del periodo.

 https://www.youtube.com/embed/HOFzVYh-v_A/?rel=0&enablejsapi=1&autoplay=0&hl=it-IT 

Stasera, a Jazz a Nota Libera, Pierpaolo Ferroni,
uno dei batteristi più preparati della scena italiana,
con gli “That’s how we do it”, Ferroni-Piccinini-Mambella,
ci aiuterà a comprendere meglio
un periodo abbastanza dimenticato:
il momento in cui si è affermato il cosidetto ” jazzrock”
e il ruolo di McLaughlin.

Attraverso esempi musicali e ricostruzioni ,
capiremo quanto l’Inghilterra sia stata fondamentale
per l’evoluzione del jazz negli anni 70.

 https://www.youtube.com/embed/3RK_lkNkl9s/?rel=0&enablejsapi=1&autoplay=0&hl=it-IT 

E di quante intuizioni rivoluzionarie sia stato scopritore
proprio John McLaughlin.

 https://www.youtube.com/embed/Vw2A0_0Gnqs/?rel=0&enablejsapi=1&autoplay=0&hl=it-IT 

Dalle 22 alle 24,30, in streaming qui:

Teleradiostereo2

http://www.teleradiostereodue.it/
o, per chi vive nel centro Italia, sul canale 90,7 in FM.

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