Le grandi firme di Repubblica, giornalisti e intellettuali, si incontrano a Bologna nella tre giorni di festa de “La Repubblica delle idee”, dal 14 al 17 Giugno prossimi. Nel corso dell’happening, si discuterà di tutti i temi caldi dello stra-ordinario periodo di crisi che stiamo attraversando. Crisi economica, politica, culturale e ambientale. Un’occasione per dibattiti di ampio respiro, alla ricerca di nuovi quesiti e alternative che possano invertire l’andamento involutivo delle economie e delle culture occidentali. A. Giddens parlerà di cambiamenti climatici.
Leggo quotidianamente la Repubblica dal 1978 e da diversi giorni mi arrovello su una questione (vedere qui) che vorrei portare all’attenzione del vice direttore, Massimo Giannini. Aggiungo che nell’ultimo anno, mentre continuavo a leggere Repubblica, ho osservato Enel: il carbone italiano e dell’est europeo, l’idroelettrico sudamericano, recentemente la geotermia dell’Amiata (vedere anche energia enel). E le sue sponsorizzazioni.
Egregio dott. Giannini,
nel corso della festa lei intervisterà Fulvio Conti, amministratore delegato di Enel che è sponsor unico della manifestazione. Parlerete della “grande storia” di Enel e del ruolo che l’azienda giocherà nel futuro energetico italiano e nell’implementazione delle tecnologie rinnovabili. Promuoverete Enel 5.0
Egregio dott. Giannini,
come lei ben sa Enel non è, e non è mai stata, il cavaliere senza macchia che lotta per il bene comune. Come tutte le aziende fa e difende il suo business. Come sappiamo, per restare al presente, Enel è la società dell’energia che cerca di frenare l’avvio di un nuovo modello energetico, dovendo difendere la propria posizione dominante nella produzione di energia da combustibili fossili.
Egregio dott. Giannini,
come lei ben sa, anche dove Enel produce energia da fonti rinnovabili, lo fa senza troppa considerazione per le preoccupazioni delle popolazioni locali. Né economiche né ambientali, come testimoniano le oltre mille vertenze ambientali aperte in giro per il mondo.
Allora io le chiedo, egregio dott. Giannini, era proprio necessaria una sponsorizzazione così importante da parte di Enel? Nel corso dell’intervista che farà all’AD Fulvio Conti, pensa di poter affrontare con serenità i nodi e le contraddizioni di Enel? O dovrà limitarsi a fare da cassa di risonanza della propaganda di Enel? Come possiamo credere, noi lettori, che la Repubblica possa mantenere un atteggiamento super partes nei confronti di Enel quando deve decidere quali notizie pubblicare e con quale livello di approfondimento?
Egregio dott.Giannini, come mi avete insegnato in questi lunghi anni di berlusconismo, più recentemente con le vacanze caraibiche di Formigoni, io le chiedo: nulla di illegale, ma le sembra opportuno?