L’estrazione del gas dai giacimenti di carbone sta rivoluzionando il mercato dell’energia. Nei paesi anglosassoni il fracking infiamma l’economia, gli agricoltori e gli ambientalisti.
Attraverso il pompaggio di acqua, sabbia e sostanze chimiche, si frattura la roccia che si trova in profondità portando in superficie la miscela di gas e acqua salina. Con la tecnica del fracking questo gas “non convenzionale”, un tempo troppo difficile da estrarre, è oggi economicamente molto vantaggioso.
Vantaggioso per chi?
In Australia la produzione di gas è aumentata di 22 volte dal 2010 e si prevede che entro il 2020 gli aussie sorpasseranno il Qatar, attualmente leader dell’esportazione mondiale di gas. Il boom ha sinora interessato in particolare il Queensland e la città di Roma dove il tasso di disoccupazione è al 2%, meno della metà del tasso australiano medio. L’estrazione di gas in Australia non è cosa di oggi ma si è sempre praticata nell’entroterra, lontano dalla maggior parte degli Australiani e dai terreni agricoli.
Lock The Gate è il movimento di protesta che si è diffuso nel New South Wales, lo stato più popoloso dell’Australia che comprende Sydney e Canberra (la capitale), dove la pratica del fracking è attualmente meno avanzata. Gli agricoltori, che a malapena condividono la ricchezza di questo boom, sono invitati a “chiudere i cancelli” delle loro proprietà. Già perché se loro sono proprietari della superficie, ciò che c’è sotto è dello Stato. Le aziende che hanno le licenze di esplorazione, pur obbligate a negoziare accordi di compensazione con i proprietari terrieri, non hanno bisogno di chiedere alcun permesso per trivellare.
Chi paga?
Un recente rapporto della Queensland Water Commission, un ente pubblico australiano, ha rivelato che i livelli dell’acqua di 528 falde acquifere diminuiranno a causa dell’estrazione di quella utilizzata per il fracking. A chi si preoccupa per l’inquinamento delle falde, l’acqua utilizzata deve infatti essere depurata con processi di osmosi inversa, Mr Knox, presidente dell’Australian Petroleum Production, ha garantito che si tratta dell'”acqua potabile più pura della terra”.
L’IEA, International Energy Agency, ha stimato che in assenza di interventi da parte dei governi, entro il 2035 l’estrazione di gas non convenzionale si triplicherà, determinando un arresto nello sviluppo delle energie rinnovabili. In Gran Bretagna i conservatori vedono nella pratica del fracking la soluzione alla crisi energetica del paese e vorrebbero avviare le perforazioni. Il ministro democratico dell’energia, attualmente orientato allo sviluppo dell’energia eolica, ha avviato un’indagine per verificare l’entità dei giacimenti del Regno Unito. Secondo gli ambientalisti inglesi il gioco non vale la candela: la pratica del fracking può causare pericolo per le popolazioni a causa dell’inquinamento dell’acqua e dei terremoti che potrebbe provocare.