Nell’immaginario cinematografico a cui tutti noi
abbiamo accesso sin da bambini,
l’armonica a bocca ha sempre avuto un “colore”,
un timbro, fortemente legato al West e alla Frontiera.
Strumento “da tasca”, è compagna fedele
dell’eroe solitario che si rinfranca l’anima al baluginio di un falò notturno,
nel mezzo di una sconfinata prateria.
Tuttavia, alcune personalità
hanno affrancato lo strumento da questo ruolo stereotipato
e lo hanno proiettato in altri luoghi sonori.
Gianluca Littera è una delle nuove personalità di spicco,
a livello mondiale, di questo strumento.
Come moltissimi talenti italiani, è una Star all’estero ma in Italia,
gode di minore visibilità.
Un “classico” direi…
Per inciso, il Maestro Littera è uno dei pochi che si muove agilmente
fra il Jazz e la Musica Contemporanea.
Questa intervista vi farà a scoprire un grande talento.
1
Uno strumento così peculiare, immediatamente
riconducibile ad un immaginario
fortemente segnato da Toots Thielemans…
parlacene...
Per chi suona jazz sicuramente Toots è un riferimento essenziale
per questo strumento.
La grandezza di questo artista non è solo quella di aver legato
il suo nome all’harmonica, ma sopratutto (secondo me),
di essere riuscito a trasmetterci la musica al di sopra
e al di là dell’aspetto strumentale.
Toots è un artista apprezzato da tutti proprio per questo,
ha saputo utilizzare l’harmonica come uno “strumento”
nel senso vero e propio della parola, attraverso
il quale esprimere la sua sensibilità.
2
Visto che sei forse l’unico armonicista che suona Jazz e Classica,
ci puoi illustrare il percorso di studio hai affrontato?
Rispetto ad alcuni decenni fa la figura del musicista
oggi richiede una maggiore versatilità e conoscenza
dei vari linguaggi musicali.
Molti musicisti di formazione non jazzistica,
sentono l’esigenza di saper improvvisare.
Istituzioni come i Conservatori Musicali hanno in questi anni
aperto la loro offerta musicale a tale didattica con grande successo.
Io appartengo ad un’altra generazione ove nella didattica tradizionale
tale proposta non veniva praticamente contemplata,
anzi esisteva una certa diffidenza e supponenza a rispetto.
Sono diplomato in Viola ed ho esercitato la professione
di Professore d’Orchestra per 17 anni presso varie Istuzioni Musicali
come l’Orchestra del Teatro Comunale di Bologna e
l’Orchestra dell’Accademia nazionale Santa Cecilia di Roma…ecc..ecc..
Questi anni sono stati molto importanti,
mi hanno insegnato moltissimo e sono stati profondamente formativi
per maturare un corretto concetto e approccio musicale.
Parallelamente ho sempre coltivato la mia passione
per l’improvvisazione con l’harmonica oltre ad aver
composto musiche ed inciso cd per il mio Ensemble.
Per me l’improvvisazione è sempre stata una esigenza espressiva necessaria,
quasi fisiologica che mi accompagna da sempre.
E’ stato quindi naturale che tali aspetti apparentemente
separati confluissero in quello che oggi è la mia attività
professionale che abbraccia la Musica Classica e Contemporanea
collaborando con Orchestre Sinfoniche o gruppi Cameristici
come la Kremerata Baltica con Gidon Kremer …
fino a partecipazioni in ambito jazzistico e Festivals a fianco di artisti
come Ivan Lins o Ute Lemper Sacbè, Hector Infanzon…
3
Quando hai ascoltato l’harmonica hai capito immediatamente
che suonarla era la tua strada?
Sì assolutamente.
Come dicevo prima già suonavo la chitarra e stavo completando
i miei studi con la Viola al Conservatorio,
ma l’harmonica è entrata prepotentemente seducendomi con il suo suono.
4
Ricordi il brano Non Gioco Più cantato da Mina?
Hai avuto modo di vederlo da bambino?
E’ stato proprio quel brano che mi ha fatto conoscere l’harmonica
e poi ho scoperto che quel signore con i baffetti…
che faceva dei miracoli con un’harmonica tra le mani… era Toots Thielemans!
5
Ennio Morricone ha ripreso la tradizione blues attraverso l’armonicista
Franco De Gemini..
Parlaci del rapporto con il Maestro romano, con cui hai lavorato.
Lavorare con il Maestro Morricone significa essere a fianco di un Mito.
Per me è un grande onore e tale relazione oramai decennale
è andata oltre tutte le mie aspettative e desideri.
Il Maestro nel corso di questi anni oltre ad invitarmi
spesso a partecipare suonando nelle Sue colonne sonore,
mi ha anche scritto un brano di Musica Contemporanea per
Harmonica e Orchestra che abbiamo eseguito con
l’Orchestra dell’Accademia Nazionale Santa Cecilia
diretta dallo stesso maestro Ennio Morricone.
6
Che tipo di studio quotidiano fai con l’harmonica?
Nulla di particolare.
L’impegno con lo strumento è quotidiano
e la preparazione continua di concerti e nuovo repertorio è costante.
7
Hai mai suonato una composizione di Bill Russo
dedicata all’harmonica che si intitola Street Music?
La conosco, è scritto per harmonica diatonica,
infatti è bene distinguere che esistono due Harmoniche
molto differenti, la cromatica che è quella che io suono e la diatonica.
Sono strumenti che sono profondamente diversi
ed anche se esistono musicisti che si dedicano ad entrambi,
come è il caso dei violinisti che suonano anche la viola,
sono comunque strumenti molto diversi.
8
Piani futuri?
In questo preciso momento sono a Sao Paulo
dove sto terminando una bellissima Produzione discografica
per Harmonica e Orquesta Sinfonica tutta dedicata alla Musica brasiliana.
Musiche quindi della loro ricca tradizione con autori quali:
Djavan, Paulino da Viola, Chico Barque, Ivan Lins …
proposti in una chiave sinfonica con solista.
Abbiamo eseguito vari concerti a Sao Paulo
e presto pubblicheremo il cd.
Devo dire che mi sento particolarmente onorato
di trovarmi unico artista italiano tra musicisti brasiliani in Brasile
ad interpretare la loro musica.
Il direttore d’Orchestra e arrangiatore è il maestro Gil Jardim
un musicista eccellente e l’Orchestra è quella della OCAM.
A breve sarà pubblicato un’altro cd registrato in Italia per la Stradivarius
con composizioni originali per Harmonica e Orchestra da Camera
con composizioni di Alan Hovhaness Vilem Tauski e Whettam.
Ho aperto una collaborazione molto interessante con il jazzista
e compositore messicano Hector Infanzon con i quale ci siamo già esibiti
con il suo quartetto latin jazz nel Festival jazz di Acapulco
oltre al jazz club di Vienna in duo harmonica e piano…
Inoltre il Maestro Hector Infanzon mi ha anche scritto e dedicato
un concerto per Harmonica e Orchestra Sinfonica che abbiamo
eseguito a Vienna presso la prestigiosa sala da Concerto Musikverein accompagnati dall’Orchestra Sinfonica di Vienna e presto tale composizione
farà parte di un Progetto disco
grafico per Harmonica e Orchestra dedicato alla musica messicana.