La fanfara freneticaBambini prodigio crescono.. il fenomenale Zanisi

foto Andrea Boccalini A poco più di ventanni, Enrico Zanisi ha già un nome di grande rilievo nella scena italiana. Per me, é stato chiaro dal primo istante... qualche anno fa, in quella piccola ...

foto Andrea Boccalini

A poco più di ventanni, Enrico Zanisi ha già un nome di grande rilievo nella scena italiana.
Per me, é stato chiaro dal primo istante… qualche anno fa, in quella piccola sala del Saint Louis di Roma, dove si teneva un corso tenuto dal trombettista Marvin Stamm e dove io facevo il traduttore, ho assistito ad un piccolo miracolo, di quelli che capitano molto raramente…
Quel bambino al piano, aveva una marcia in più, e nei suoi occhi brilava un desiderio feroce di costruzione musicale, febbrile e nello stesso tempo assolutamente necessario e compiuto…
ogni singola nota aveva un furore e un balance assolutamente perfetto ed inusitato per un quattordicenne. Lo stesso Stamm se ne accorse immediatamente e gli dedicò molto tempo, facendolo confrontare subito con dei “barrage” armonici complessi, con canzoni difficili e anomale nella forma, che il giovanetto superò senza fatica, con un salto di leggerezza calviniana (si come colui che leggerissimo era…da Cavalcanti) e riuscendo a non essere mai inopportuno, nè armonicamente né melodicamente.

Da questa accortezza rispettosa e controllata per la forma, ho capito che, anche se solo quattordicenne, Enrico era maturo e pronto ad evolversi con rapidità. Da lì ho capito che avevo di fronte un vero talento puro, uno di quelli che la genetica o Dio o chissà che cosa, ha programmato per eccellere in qualsivoglia disciplina che richieda un’organizzazione neurale eccezionale oltre che una straordinaria dote artistica. La sua lettura a prima vista è sempre stata eccellente e così la sua preparazione ma, su tutto, quello che mi piace di questo Artista, è l’apertura curiosa verso tutti i suoni che catturano la sua attenzione. Lo verificherete nell’ascolto dei suoi materiali, anche precedenti, come il bel disco di esordio, “Quasi troppo serio” per la Nuccia records.. Ben guidato da una famiglia di musicisti di grande talento, Enrico ha seguito il classico iter di studio accademico e ha rapidamente superato tutti gli ostacoli che gli si sono posti di fronte, in virtù di un grande talento e una grande sensibilità melodica ed armonica. Ora, con questo disco per la Cam jazz, etichetta specializzata nel dare la luce al nuovo, che nel nostro povero Paesino, viene di solito soffocato nella culla o ignorato nelle nebbie della disattenzione e dell’incuria colpevole, Enrico ha realizzato un progetto di ottima fattura, lavorando col fantasmagorico Paternesi alla batteria e Rehmer al contrabbasso (dalla cavata possente .. come direbbe Polillo..).
Il disco contiene moltissima musica sua e, finalmente, ne sono certo, attraverso questo bel lavoro, Enrico Zanisi, godrà di una visibilità internazionale, che gli permetterà quel salto quantico che lo proietterà nel Mondo della vera musica, quella che sempre meno, si trova in Italia.

Bravo Enrico, questo è solo l’inizio.

Mercoledi’ 5 settembre all’Auditorium Parco della Musica di Roma,
il pianista Enrico Zanisi presenterà in anteprima il suo nuovo album Life Variations
con Joe Rehmer al contrabbasso e Alessandro Paternesi alla batteria

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