La fanfara freneticaHo danzato al fianco degli Dei, Roberta Escamilla Garrison

Roberta Escamilla Garrison domani inaugurerà la nuova serie di trasmissioni di "Jazz a Nota Libera" da me realizzate per Teleradiostereo2. Roberta ha danzato tutta la vita nelle compagnie più impor...

Roberta Escamilla Garrison domani inaugurerà
la nuova serie di trasmissioni di “Jazz a Nota Libera”
da me realizzate per Teleradiostereo2.
Roberta ha danzato tutta la vita nelle compagnie più importanti della scena americana della Danza Contemporanea e ha ricordi molto precisi dei musicisti che ha avuto modo di frequentare da un punto di vista assolutamente unico, quello di moglie del bassista di John Coltrane, Jimmy (James ) Garrison.
Sarà un’occasione eccezionale, per rivivere insieme a lei un periodo unico ed irripetibile del percorso di evoluzione artistica del Jazz, quando a New York convergevano le forze creative più potenti e rivoluzionarie e quando questa giovane danzatrice ha conosciuto uno per uno, tutti i Maestri più significativi del 900. Da Coltrane a Elvin Jones, da Miles Davis a Phaorah Sanders, attraverso Rollins, Mc Coy Tyner, Ornette Coleman fino ad approdare alla storia d’amore con James Garrison, il bassista del quartetto storico di John Coltrane.
Una bellissima opportunità per avere i ricordi netti e precisi di Roberta, su di un mondo ancora in parte sconosciuto e per capire le dinamiche di vita quotidiana di questi straordinari artisti e delle difficoltà e degli sforzi compiuti per ottenere i risultati che ancora oggi, deliziano le nostre anime affamate di bellezza.

Intervista a Roberta…

Cominciamo.. sono nata a San Francisco…
Sono proprio una di San Francisco, di terza generazione…
Mia nonna era danzatrice con le “California Dancing Girls”
e io danzavo prima di essere in grado di camminare e i miei mi hanno sempre incoraggiato a farlo.
Iniziai a studiare danza seriamente a tre anni ma ho sempre sentito il desiderio di fare qualcosa di differente.. poi ho scoperto la Danza Moderna all’UCLA e il mio insegnante di allora mi ha incoraggiato a lascire il College e ad andare a studiare a New York.
Il mio rapporto con il jazz è nato immediatamente visto che il mio papà era bassista
con l’Orchestra di Ted Lewis. Suonava mentre studiava medicina.
Ricordo che Muggsy Spanier, mitico cornettista Dixieland era amico di famiglia e non mancava mai alle feste da noi tenute nel nostro giardino.

Sono nata letteralmente circondata dalla musica.
Mettevo un disco e ci ballavo sopra e papà mi ha molto incoraggiato invitandomi a danzare quando suonava in giro con la sua band. Mi sono sposata molto giovane e ho cominciato a girare, abitando a
San Francisco, L.A., Honolulu e Londra. Alla fine del rapporto ho scelto di andare a danzare a New York. Quando ancora ero a San Francisco ho incontrato James ( noi in famiglia lo chiamiamo così,) che suonava con Monk e Coltrane all’Università di Stanford e ci siamo innamorati.
Così mi sono trasferita a New York nel bel mezzo di una trasformazione epocale, quando sia la Danza che il Jazz stavano cambiando in qualcosa di unico.

Merce Cunningham

La Danza a New York nei primi anni Sessanta, risentiva dei fermenti filosofici ed intellettuali sviluppati dal rapporto fra John Cage e Merce Cunningham. Dopo aver avuto due bambini fui convinta a tornare a danzare da un’ amica di James che ballava nell’ambito della Sarah Lawrence University.
Mi spinse a studiare alla New Dance Group dove imparai le nuove tecniche del momento.
Ero attratta dal lavoro di Alvin Ailey (Lester Horton technique) e studiai con due danzatori della compagnia. Amavo in particolar modo le classi di Cunningham e fui invitata a partecipare ai corsi del Viola Farber’s studio a downtown.

James Garrison col piccolo Matthew, ora affermato bassista in America

Nel contempo superai un’audizione con Marilyn Wood e iniziai a collaborarci .
Seguirono le mie collaborazioni con Elaine Summers dei Judson Church choreographers
Devo dire che fui letteralmente folgorata da Merce Cunningham
e desiderai immediatamente imparare le sue tecniche anche se
Viola ed Elaine sono le mie vere maestre.
Poi, poi c’é stato James.. ho mille storie da raccontare …
come sviluppava i suoi assoli, come rimase alla fine del quartetto di Coltrane e a causa della morte di John.. storie sulla realizzazione di Love Supreme, Live in Seattle, il lavoro con Sonny Rollins,
McCoy Tyner e mille altri..

Mercoledi sera, dalle 22, live in streaming su Jazz a Nota LIbera,
vivremo un’esperienza unica su un periodo irripetibile,
vissuto in prima persona da una grande Artista.

Il Link dove troverete vari plug in per connettervi via computer è il seguente:
http://www.teleradiostereodue.it/

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