«In Sicilia più che altrove è arduo discriminare moti di umanità autentica e motivi di disumanità mascherata. Nello stato di crisi perenne in cui versano tutti i rapporti dell’io con gli altri e con se stesso, unica legge di comportamento universale è la doppiezza: mai confidare, neanche alla propria coscienza, ciò che si pensa, si fa e si vuole davvero. Così, le apparenze più grandiose celano le realtà più meschine; le proclamazioni di idealità più pure hanno un rovescio di filisteismo spregevole. La finzione è non solo necessità ma istinto e assieme arte di vita».
Vittorio Spinazzola, Il romanzo antistorico, Editori Riuniti, Roma 1990, pag. 18.
Vittorio Spinazzola è docente di Letteratura italiana contemporanea all’Università degli studi di Milano.