La Frusta LetterariaOttavio Cappellani e la famosa invasione della cocaina in Sicilia

Ottavio Cappellani, scrittore siciliano di una certa fama, rilascia un’intervista ad Antonietta Murtas su “Lettera43”, in cui senza mezzi termini butta lì che in Sicilia “ sono tutti cocainomani o ...

Ottavio Cappellani, scrittore siciliano di una certa fama, rilascia un’intervista ad Antonietta Murtas su “Lettera43”, in cui senza mezzi termini butta lì che in Sicilia “ sono tutti cocainomani o spacciatori. La cocaina è l’unica cosa che fa girare i soldi, quei pochi che ancora si riescono a fare”. Non il turismo, non la malavita tradizionale, non a maggior ragione, l’assistenzialismo. No: la cocaina. E si lancia anche in precisi calcoli: “Chi oggi ha 1.000 euro non investe in un’impresa, ma entra in compartecipazione con qualcuno per comprare una partita di coca. E questo lo fanno tutti, dagli operai ai professionisti. Se guadagni 900 euro ne prendi 400, li investi e diventano 800, così arrivi a 1.300”. Iperbole dal sen fuggita? Esagerazione retorica adottata ad arte?

Cappellani ricorda il Tancredi del Gattopardo (forse troppa grazia Sant’Antonio, ma facciamo finta che sia proprio così) il quale non appena sbarca sull’isola il messo sabaudo Chevalley, viene “assalito dal singolare prurito isolano di raccontare ai forestieri storie raccapriccianti, purtroppo sempre autentiche”. Facciamo che siano autentiche. Si vorrebbe a questo punto un’analisi più seria e meno “cinica” (ossia “girata” nel codice retorico cui ci hanno abitato i documentaristi palermitani Ciprì e Maresco, quelli di cinico-tivù, appunto) . L’intervistatrice – non si sa se complice o vera allocca-, chiude l’intervista con la domanda ferale: “E se finisce la coca ci sarà la guerra civile?” . “Macché – risponde sornione Cappellani con un commento scontatissimo – i siciliani non hanno voglia di fare neanche la guerra civile, fa troppo caldo”. Possibile? Un dramma così devastante affrontato con questa ciondolante disinvoltura? In preda all’ansia e allo sconforto ripassiamo l’intervista e leggiamo che Cappellani sta girando il suo primo film, e ci tiene a farlo sapere: e allora tiriamo un sospiro di sollievo.