Apologia di Socrate75% di falso federalismo

La recente trovata di un certo partito del nord in merito a mantenere il 75% delle imposte sul territorio è sicuramente un successo in termini di marketing e comunicazione.  A prima vista a chi no...

La recente trovata di un certo partito del nord in merito a mantenere il 75% delle imposte sul territorio è sicuramente un successo in termini di marketing e comunicazione.

A prima vista a chi non sembra assolutamente ragionevole? In realtà basta fermarsi qualche istante per comprendere dove sono i problemi.
Facciamoci 3 domande:

  1. Quanto è credibile che questo partito mantenga le promesse?
  2. Se l’Italia NON è uno stato non federale che succede lasciando soldi ad enti locali con poteri limitati?
  3. Chi ci garantisce che i soldi non vengano spesi per comprare consenso alla faccia dei contribuenti del nord?

Lasciamo da parte per un istante il punto 1 per non sparare sulla croce rossa e approfondiamo il resto. Posto che la difesa di tutto il territorio nazionale, la giustizia, l’ordine pubblico e molte componenti dello stato sociale sono amministrate dallo stato centrale è sufficiente il 25% a finanziarle? E’ razionale togliere qualcosa alla giustizia o all’ordine pubblico per metter soldi in tasca a una classe politica che finora ha dimostrato di essere più interessata a comprare il consenso che non ha perseguire gli interessi dei cittadini?

La verità è che l’ordine logico corretto consiste nel realizzare PRIMA un federalismo VERO cioè conferire autonomia impositiva e di spesa agli enti locali e trasferire loro competenze attualmente in capo allo stato centrale e POI ottenere come conseguenza il mantenimento di risorse maggiori sul territorio.
Se il comune di Brescia o di Bergamo possono offrire ai cittadini servizi migliori imponendo imposte inferiori potrebbero contendere a Milano i incontribuenti migliori. A quel punto si realizza il massimo beneficio per i cittadini per i quali gli enti devono fare a gara ad essere più efficienti. Ma soprattutto si restituisce loro una sovranità che al momento è vanificata dal fatto che gli amministratori locali possono sempre dare la colpa allo stato centrale che taglia i fondi etc.

Dunque l’unico meccanismo concreto per lasciare sul territorio risorse maggiori consiste nella realizzazione di un federalismo vero, nel trasferimento di competenze dallo stato centrale agli enti locali e attuando una “cura dimagrante” per lo stato centrale in tutte quelle voci che possono essere trasferite o in ogni caso ridimensionate senza causare una riduzione di benessere per la popolazione.

Ma perché non si sente parlare di questo federalismo vero?
Perché è molto comodo che la responsabilità di tassare sia lasciata allo stato centrale, mentre a livello locale si può decidere come spendere i fondi.

Qual è* la morale?
Nessun partito, tra quelli che compongono l’ offerta tradizionale, potrà mai portare avanti delle riforme di tipo federalista, perché si tratta di organizzazioni in gran parte composte e sicuramente governata da politici di professione, personaggi tutt’altro che interessati ad assumersi delle responsabilità che fino ad oggi hanno accuratamente evitato.
In questa prospettiva, l’unico voto veramente utile alla causa del federalismo è quello dato a qualcuno che non sia ancora mai stato in parlamento, non voglia rimanerci a vita e disponga ancora di quella credibilità i partiti principali hanno ormai dilapidato.

La prova provata della malafede della Lega nord risiede dunque

  • nello sventolare uno slogan che è pura propaganda,
  • nel tacere deliberatamente dei necessari profili di autonomia impositiva e di responsabilità degli enti locali necessari per mantenere risorse sul territorio,
  • ma soprattutto sul fatto che esiste un modo immediato per lasciare risorse nelle tasche dei contribuenti e consiste nel ridurre la pressione fiscale riducendo proporzionalmente la spesa pubblica che non contribuisce al benessere della popolazione.

Per chiudere la domanda a mio avviso più interessante rimane: quanto ingenui devono essere gli elettori lombardi e veneti per dare credito a un partito che ha sprecato l’opportunità di realizzare riforme quando ha partecipato ad un governo che aveva la maggioranza per farle?
Che ha tradito tutte le promesse fatte in tema di federalismo?
Che oggi come ieri sceglie di allearsi con un signore che si interessa di più alla nipote di Mubarak (e il nostro parlamento ha votato a maggioranza di crederci) che al governo del paese?

@massimofamularo

*Errore di ortografia corretto in base a segnalazione di un commentatore.

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