Continuano le polemiche alla Festa del Partito Democratico di Milano. La presenza dell’ex segretario Pierluigi Bersani al Carroponte rischia di diventare un caso e spaccare le anime di un Pd già alle strette per l’abbraccio del governo Letta con il Pdl di Silvio Berlusconi. Alla dirigenza meneghina non sono andate giù le ricostruzioni di alcuni quotidiani sulla presenza di Bersani alla festa. In pratica, secondo i maligni, il segretario sarebbe stato «relegato» in una stanzuccia per far posto a Elio e Le Storie Tese, senza gli sfarzi della scorsa kermesse.
«Per sfruttare al meglio le disponibilità di tutti i protagonisti della vita politica italiana e milanese» scrive Matteo Mangili, responsabile organizzativo Pd Area Metropolitana Milanese, «vista la contemporaneità della disponibilità di Pierluigi Bersani con il concerto, abbiamo deciso che per la federazione milanese era importante incontrare Pierluigi Bersani. Per fare questo l’unica soluzione tecnica, per ovviare al problema del volume del concerto, che avrebbe inficiato la riuscita del dibattito, si è deciso di affittare appositamente lo spazio MIl (già utilizzato lo scorso anno come spazio dibattiti, anche dall’allora Segretario), per rendere possibile l’appuntamento con Pierluigi Bersani».
E quindi: «La federazione milanese vuole quindi sottolineare quanto la scelta fatta per la serata in questione sia più un’accortezza e un segno di grande rispetto nei confronti di Bersani che uno sgarbo, come alcuni giornalisti hanno voluto lasciar intendere. La premura e il rispetto nei confronti di Pierluigi Bersani e di tutti gli ospiti della Festa Democratica Milanese sono rimasti immutati dallo scorso anno e continueranno ad esserlo».