Il cielo si dipinge di colori sfumati che tendono a schiarirsi. Guardo fuori dalla finestra e mi accorgo che non ho dormito. Quand’è arrivato il mattino? Da quanto tempo se n’è andata la notte? Non importa, mentre mi vesto penso che sono stato bene. Soprattutto non sono stato solo: i libri di poesia erano con me. Ho letto qualche pagina di Cesare Pavese, poi sono passato a Giacomo Leopardi e ho chiuso con Alda Merini. La magia della lettura fa sì che riflettere, immaginare e vivere non siano cose separate, ma un’unica esperienza racchiusa in un gioco di secondi. Non cerco mai risposte nei libri, ma voglio che le letture alimentino i mie dubbi, perché chi indaga ha la vita davanti. Dal cortile arrivano i primi rumori o, almeno, comincio a sentirli. Devo uscire, anche se nemmeno questa notte, in mezzo a tante parole, ho capito cosa sia l’amore., un sentimento dalle mille sfuggenti sfaccettatture. Imparerò e lo farò senza accorgermene, è così a ogni innamoramento, bastano pochi secondi a farti dimenticare le domande. Saluto i miei poeti e mi accontento, per il momento, di voler bene, è più facile; è un sentimento istintivo, che scaturisce in modo naturale, senza ragionarci sopra. Dove finisce il bene e dove inizia l’amore? Non lo so. Dimentico di farmi il caffè ed esco.
13 Agosto 2013