Il cuore questa mattina non vuole saperne. Provo a svegliarlo, ma lui non mi ascolta. L’anima pure allarga le braccia in segno di resa, da sola non può fare molto. Allora diventa piuttosto difficile affidarsi alle gambe e alle braccia. Andrebbe anche bene, non dico di no, ma non quando pezzi importanti di te si chiamano fuori. Cerco di scuotermi leggendo il giornale e scopro che politicamente non ho nulla da mettermi; troppi abiti nuovi comprati e mai indossati per il nuovo che avanza. Io non mi arrendo, continuo a sperare e cercar di capire. Saluto la gente che mi passa davanti, poi finalmente qualcuno mi chiede, con affetto, che ho. Farfuglio parole che non sanno di nulla. Il cambio d’umore è molto veloce non riesco a gestirlo, così mi ritrovo felice in un solo secondo. Il cuore si sveglia e vuole giocare.
29 Agosto 2013