Portineria MilanoIl sindaco che lascia la Lega per le offese alla Kyenge

Addio Lega Nord. C'era una volta la Lega dei sindaci guerrieri, ma il movimento di Roberto Maroni inizia a perdere i pezzi. Claudio Galante, primo cittadino di Brugnato, cittadina di mille abitanti...

Addio Lega Nord. C’era una volta la Lega dei sindaci guerrieri, ma il movimento di Roberto Maroni inizia a perdere i pezzi. Claudio Galante, primo cittadino di Brugnato, cittadina di mille abitanti in Liguria, provincia di La Spezia, ha deciso di stracciare la tessera. “Basta non posso più stare in un partito dove ci si permette di denigrare un membro del governo per il colore della pelle”, ha detto in queste ore infuocate dentro il Carroccio, con la partecipazione del ministro dell’Integrazione ancora in forse alla festa leghista di Cervia prevista per sabato prossimo.

I sindaci in Liguria passano così da 6 a 5 e il movimento è sempre più spaccato tra faide che vanno avanti ormai dallo scandalo Belsito. Galante, in un’intervista al Secolo XIX attacca Maroni: “Duole dirlo, ma chi ricopre certi incarichi a volte, basta solo una parola, ma deve richiamare tutti all’ordine”. Bobo si ritrova così non solo a far fronte al malessere dell’ala dura e pura alla Mario Borghezio, ma pure a quella progressista capitanata dal sindaco di Verona Flavio Tosi.

L’ordine, in sostanza, non c’è. Umberto Bossi, ex leader, continua da Montecitorio a sparare a palle incatenate. “Non si dialoga con chi vuole abolire la Bossi Fini” va dicendo da un paio di giorni il Senatùr. Ma le sue parole non hanno eco in un movimento ormai a trazione maroniana. Oggi si dovrebbe capire finalmente se la Kyenge parteciperà o meno alla festa. Luca Zaia, governatore del Veneto, si dice pronto. E da Cervia fanno sapere che non c’è stata al momento alcuna disdetta sulla partecipazione. 

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