Sere-ndipityMarissa Mayer, CEO Yahoo in posa sexy, divide l’America

  L’ultima trovata è stata quella di posare nell'ultima copia di Vogue. Lei, Marissa Mayer, la geek più famosa e potente del mondo, che si e' presentata al mondo come timida e amante dei numeri, ha...

L’ultima trovata è stata quella di posare nell’ultima copia di Vogue. Lei, Marissa Mayer, la geek più famosa e potente del mondo, che si e’ presentata al mondo come timida e amante dei numeri, ha assunto la posa di una sirenetta per il magazine femminile, con tanto di vestito sexy e scarpe alla moda.

Secondo gli esperti d’immagine, il messaggio che la bionda ex Google vuole far passare è il seguente: essere smart non basta. Per raggiungere questi livelli, bisogna anche curare la propria immagine, specialmente in un mondo così maschilista come quello della tecnologia nella Silicon Valley. Marissa era diventata, un anno fa, idolo delle femministe visto che, subito dopo il passaggio all’azienda di Sunnyvale, dichiarò di essere al quarto mese di gravidanza benedicendo il binomio carriera-famiglia.

Chi la conosce racconta di una donna dedita a quello che fa, impegnata sul lavoro con etica e responsabilità. Anche chi non esita a criticarla, soprattutto dopo la decisione di riportare tutti in ufficio e chiudere con il lavoro da casa (molto diffuso nelle aziende della California), riconosce le qualità di un personaggio che oggi compare tra le 21 donne di Fortune 500.

Ciò che gli americani hanno cominciato a chiedersi, alla vista del magazine, è però altro: perché posare in maniera sexy, indossando scarpe da migliaia di dollari, invece di prendere esempio dai vecchi cari Jobs, Gates, in pose decisamente più sobrie?

Secondo il Time, il “problema” della Mayer sarebbe legato all’incapacità di frenare la propria ambizione. La bella bionda originaria del Wisconsin avrebbe quindi un problema di umiltà, visto che continua a presentarsi al mondo come “baciata dalla fortuna” e a spiegare il suo successo come qualcosa arrivato dal nulla, senza sforzo particolare da parte sua.

Un altro appunto pare altrettanto legittimo: una donna come lei, arrivata a quei livelli grazie a capacità e competenza, aveva davvero bisogno di auto-compiacersi in una foto che la presenta come “the beautiful geek”? La Mayer, il simbolo del riscatto femminile nell’ambiente della tecnologia, dove a memoria non si ricordano donne di successo, potrebbe finire così per danneggiare soprattutto il suo stesso sesso. Il messaggio, infatti, mandato all’America e al mondo sembra a dir poco controverso: per avere il mio stesso successo, il cervello non è nulla senza la bellezza!

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