Il primo giorno della settimana ci chiama e ci sveglia. Come sempre succede, vorremmo girarci dall’altra parte, continuare a dormire, ma non si può. Siamo lenti, pigri e svogliati. Usciamo di casa e nel fresco del primo mattino tutte le notizie di cronaca e di politica, che avevamo accantonato disordinatamente nella mente, si ripresentano davanti come un plotone d’esecuzione. Ognuno ha i suoi pensieri: i bambini hanno appreso dell’elefante in uno zoo australiano caduto in depressione dopo che gli hanno tolto la compagna per farla lavorare in un circo, e molti di loro hanno pianto. Noi adulti facciamo i conti con la strage nel centro commerciale in Kenia e con altri morti e infine ci ritroviamo a parlare di politica, quella politica che non parla di noi. Dovremmo avere le idee chiare nei nostri pensieri, ma è lunedì.
23 Settembre 2013