È stata approvata all’unanimità dal consiglio regionale della Lombardia la legge per il contrasto al gioco d’azzardo patologico. È forse una novità assoluta nel panorama politico italiano, perché è tra le prime volte che il Movimento Cinque Stelle di Beppe Grillo vota una legge di una regione amministrata dalla Lega Nord di Roberto Maroni. «L’approvazione di questa proposta di legge è un primo passo, in ambito locale, al contrasto alle ludopatie. Da questo punto di vista il nostro voto non poteva che essere favorevole» dice Stefano Buffagni, consigliere M5S in Regione Lombardia. Parole che fanno il paio a quelle del governatore leghista: «Lombardia, scrive il governatore su Facebook, si conferma «ancora una volta all’avanguardia nella tutela delle famiglie». E c’è già chi inizia a parlare di primo passo verso un’alleanza tra Grillo e Lega Nord, dopo la vicinanza sul tema dell’immigrazione clandestina dei giorni scorsi. Ma il discorso è in questo caso molto diverso.
Nel testo contro la ‘ludopatia’, è prevista la formazione dei gestori delle slot machine e la possibilità per i Comuni di imporre distanze minime da 500 metri dai luoghi pià sensibili. La legge prevede anche incentivi per gli esercizi ‘no slotche entro 6 mesi avranno un marchio ufficiale fornito dalla Regione e il divieto di pubblicità di gioco sui mezzi pubblici. Secondo i dati di Agipronews, nel 2012 in Lombardia la raccolta di slot e Vlt ha sfiorato i 10 miliardi di euro, il 20% dei 48,7 miliardi giocati complessivamente dagli italiani. Solo sul territorio del Comune di Milano sono 2 mila i punti (principalmente bar, circa 1500) che ospitano 8 mila macchine, mentre in tutta la Regione – secondo stime di Agipronews – sono installate poco meno di 80 mila tra slot e videolotteries in 16 mila locali. Ai 10 miliardi giocati corrispondono 8 miliardi in vincite e circa un miliardo di incassi erariali. La Lombardia è la regione che registra la spesa procapite piu’ alta nelle slot machine, con 235 euro all’anno (su 1,9 mld spesi complessivamente nel 2012), il 30,8% in più rispetto alla media nazionale, che è di 179 euro considerando i 50 milioni di maggiorenni. Questo invece è quanto emerge incrociando i dati dei Monopoli di Stato e dell’Istat.
«La Lombardia è la regione italiana con il maggior numero di giocatori d’azzardo patologico. Il sistema normativo attuale non appare sufficiente a governare una situazione che sta peggiorando anche a causa della crisi – hanno detto il capogruppo del Pd Alessandro Alfieri e il consigliere Mario Barboni che ha seguito il gruppo di lavoro – Il Pd ha per primo depositato il progetto di legge norme per il contrasto del gioco patologico, poi, in questa legislatura, è stato possibile creare un terreno condiviso e si è arrivati, per il bene dei cittadini, alla costruzione di questo disegno di legge che certamente ci fa fare passi avanti nella lotta alle ludopatie, anche se questo non è ancora sufficiente. Al nostro progetto di legge sarà necessario che si aggiunga una componente socioculturale forte e che, anche a livello nazionale, questo nostro percorso sia accettato e sviluppato».