Un cortile di Milano visto con gli occhi del portiereLungo il fiume

Tante volte, negli ultimi anni, ho pensato di camminare accanto al fiume. Ora sono qui, l'osservo e scopro di non avere un pensiero profondo da offrirgli. Forse perché ho fatto tutto in modo veloc...

Tante volte, negli ultimi anni, ho pensato di camminare accanto al fiume. Ora sono qui, l’osservo e scopro di non avere un pensiero profondo da offrirgli. Forse perché ho fatto tutto in modo veloce. Sono scappato dalla città quando tutti dormivano e sono arrivato fin qui senza essermi svegliato del tutto. Non sono solo, tengo per mano il bambino che ero e non mi annoio nel vedere l’acqua che scorre. Incontro un uomo che sta pescando, ha alti stivali, giacca e cappello impermeabili, mi accorgo che piove. Mentre il bambino che tengo per mano vorrebbe lasciare la presa, correre, rotolarsi nel fango e forse nuotare, pezzi di vita mi passano davanti, ma non si fermano abbastanza da farsi giudicare o leggere meglio. Così non mi danno né gioia, né tristezza. Sono io che guardo il fiume, o viceversa? Lo capirò, oggi mi fermo qui e non importa se piove.

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