Sì, ti sto ascoltando. Non dico niente perché non trovo le parole giuste e forse non ci sono. Racconti che ti sei innamorato e che, all’età di sessantacinque anni, pensavi che non fosse più possibile. E’ successo così, un giorno l’hai aiutata a portare la spesa e da quel giorno avete cominciato a parlarvi, sempre per pochi minuti, anche se a te sembravano ore. Guarda che la conosco, è inutile che mi dici, quasi a giustificarti: “Ha solo qualche anno meno di me”. Dov’è finito il tuo tempo? Hai gli occhi di un bambino, l’entusiasmo e la paura di un adolescente. Anche a me sembri diverso, ti vedo ragazzo e stai bene così. Ora non sai come chiederle di fare una passeggiata insieme a te e mi domandi come fare. Non so, non sono un grande esperto e poi penso che ogni storia abbia le frasi appropriate. Domandi se tutto questo sia una follia: no, penso sia più folle imprigionare il cuore. Improvvisamente t’interrompi, ti aggiusti in qualche modo i capelli. Lei sta arrivando.
1 Ottobre 2013