Nel maggio del 2012 tanti cittadini di Milano rimasero sorpresi quando, dopo appena dieci giorni, sgomberarono la Torre Galfa di Salvatore Ligresti dai ragazzi di Macao. Erano altri tempi. Sembra un secolo fa. Giuliano Pisapia, il sindaco arancione, era arrivato da un anno. E nel capoluogo lombardo si respirava un’altra aria. Ci fu l’occupazione di quella “sgarrupata” torre vicino al grattacielo Pirelli, abbandonata da anni e ormai fatiscente. Era “roba” di Don Salvatore, simbolo di un impero che stava iniziando a crollare. Qui a Linkiesta Michele Fusco si domandò appunto se “c’entrava Ligresti nella fretta di quello sgombero”. Le forze dell’ordine, infatti, furono rapide e puntuali, per una procedura che richiede spesso settimane o mesi, tra le proteste dei proprietari di spazi occupati, con contenziosi che si trascinano per anni: basti pensare al caso Leonkavallo nello stabile dei Cabassi. Ecco cosa scriveva Fusco: «La polizia dev’essere diventata cazzutissima in questi ultimi anni, così come l’autorità prefettizia milanese deve aver assunto piena consapevolezza di sé (dopo le corsie preferenziali con cui si premia una cittadina impeccabile come Marysthell Garcia Polanco), se in dieci giorni appena da quando è in piedi la faccenda della Torre Galfa, la risolviamo con un piglio quasi manageriale, spazzando via in un’unica soluzione quei rompiballe che indebitamente l’occupavano. Una perfetta dimostrazione di come si possa far rispettare l’ordine costituito. Peraltro, facendosi ridere dietro».
La domanda diventa di nuovo di attualità oggi. Perché all’epoca Annamaria Cancellieri era ministro dell’Interno e controllava direttamente la polizia. E dopo l’aiuto, determinante o meno, nella scarcerazione di Giulia Ligresti, figlia di Don Salvatore, ai ragazzi di Macao è venuto in mente se già allora fosse stato determinante quel rapporto stretto e di amicizia tra la famiglia di Paternò e l’ex prefetto di Parma. Anche in questo caso ci fu una corsia preferenziale? E questo, si intende, non vuole essere una critica alla gestione dell’ordine pubblico. Più che altro fa pensare a come vengono gestite le forze dell’ordine. Si legge in una nota di Macao: «I fatti di questi giorni stanno portando allo scoperto la relazione che intercorre tra la famiglia Ligresti e il Ministro della Giustizia, Annamaria Cancellieri. Il 5 maggio 2012, Macao – centro per le arti, la cultura e la ricerca (Macao, la storia), occupa Torre Galfa (dossier), proprietà di Fondiaria SAI S.p.A., gruppo assicurativo italiano controllato dalla famiglia Ligresti. Il direttore generale di Fondiaria è, fino al settembre 2012, Piergiorgio Peluso, figlio del ministro Cancellieri. Dopo dieci giorni di occupazione, che ha visto la partecipazione di migliaia di persone, Macao viene sgomberato con una velocità e una forza inusuali nel panorama cittadino. Non ci stupirebbe se Annamaria Cancellieri – all’epoca Ministro dell’Interno-, anche in quel caso abbia avuto un ruolo nella tutela del patrimonio della famiglia Ligresti, attualmente inquisita con l’accusa di falso in bilancio proprio per Fondiaria SAI. Nel video a seguire, le forze dell’ordine lasciano intendere che la fonte dell’ordine di sgombero sia il Ministro stesso». Qui il video:
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