L’uomo non ricordava, o forse non voleva,
da quanto tempo e come aveva perso il cuore.
Le stelle e i tramonti non li guardava più.
Percepiva gli odori, udiva le voci,
ma non provava alcuna sensazione.
Camminava molto senza stancarsi mai,
beveva e non era ebbro, fumava e non aveva tosse.
Un giorno lo fermò una donna
per domandargli un informazione.
Non riuscì a rispondere,
inebriato dal suo profumo,
ma dentro sentì qualcosa e la seguì.
Lungo la via ritrovó il suo cuore,
per terra, malconcio e calpestato.
Lo raccolse per riporlo nel petto.
Raggiunta la donna,fu lui a domandarle che ora fosse.
“Siamo al crepuscolo”, rispose.
Lui chiuse gli occhi e pianse.